Corriere della Sera - Io Donna
LA COSA ROSSA? UN’ILLUSIONE
quello del pd diviso, dilaniato o spaccato, è un classico tormentone del giornalismo italiano. Si scrivono pagine e pagine per narrare le gesta dei transfughi del Partito democratico: parlamentari in affanno, che stanno veleggiando verso la mitica “Cosa rossa”. Ossia, verso quella formazione politica che, prima o poi, dovrebbe nascere alla sinistra di Matteo Renzi e i cui promotori sono, tra gli altri, i leader di Sel. Ma la verità è che anche in quei paraggi non è che se la passino poi tanto bene. E divisi lo sono pure loro. Infatti, se l’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e i suoi sostenitori (che rappresentano la maggior parte di quel movimento, va detto per onestà) sognano la guerra contro il Pd anche nelle urne, i notabili di area Sel cercano invece di aprire un canale di comunicazione con il partito del Presidente del Consiglio. Il primo a distinguersi è stato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Lui con il Pd ha mantenuto un buon rapporto, con gli inevitabili alti e bassi. Poi è stata la volta di Laura Boldrini. La presidente della Camera è passata dalle cene “carbonare” con Fausto Bertinotti e Pier Luigi Bersani agli sperticati elogi per la riforma costituzionale made in Renzi. Come a dire che coloro che contano nel frastagliato universo della sinistra non fanno nessun affidamento nella “Cosa rossa”, ma preferiscono giocare di sponda con l’assai più solido e “confortevole” Partito democratico.