Corriere della Sera - Io Donna

Tina Modotti e le altre

- Io donna. Il Novecento • donna santacroce­opera.it), E.G. Vorrei essere io, Io donna Emilia Grossi

che cos’hanno in comune Virginia Woolf e Jacqueline Kennedy, Eleanore Roosevelt e Anna Magnani, Coco Chanel e Mia Martini? Sono fra le protagonis­te di (Edizioni Clichy, pagg. 360, € 15), libro in cui Lucrezia Dell’Arti - romana, giornalist­a eclettica e curiosa - ha raccolto più di due anni del suo lavoro per la rubrica che ha curato su Schede brevi, asciutte, scandite da titolini, che delineano ritratti puntuali, densi di curiosità e aneddoti, di significat­ive figure femminili.

Come • nata l’idea della rubrica?

È nata insieme con il direttore di Diamante d’Alessio e con il contributo di mio padre Giorgio. Ci sembrava giusto, dato che il Novecento è stato il secolo delle donne che si sono laureate, hanno fatto politica e vinto Nobel. È stato come tracciare un bilancio dell’emancipazi­one femminile.

PerchŽ avete scelto questa formula?

Il “frammento” funziona meglio della narrazione. Consente di focalizzar­si sul dettaglio, la curiosità, di raccontare in maniera diversa più personale. Questi ritratti nascono da un paziente lavoro di ricerca, molta lettura di biografie, giornali, documenti. E poi la sintesi finale.

Con che criterio sono state selezionat­e le personalit­ˆ da delineare?

Dovevano essere donne rappresent­ative in tanti e diversi campi. In più, si è cercato di mantenere un equilibrio fra italiane e straniere, attrici e scrittrici…

La donna cui si • pi• affezionat­a?

Tina Modotti, intelligen­te, bellissima con una vita affascinan­te. O Hedy Lamarr. La conosciamo come attrice, ma quanti sanno che, con il marito, ha inventato durante la Seconda guerra mondiale un sistema di controllo radio delle torpedinie­re americane indecifrab­ile per il nemico.

Quella che avrebbe voluto essere?

Una delle scrittrici, per un discorso di affinità. Forse Natalia Ginzburg…

Si sentirebbe di scrivere una rubrica e un libro simili per gli uomini?

No, il Novecento è il secolo delle donne.

Cinquant’anni in Cina

Giuseppe Castiglion­e gesuita e pittore in Cina (17511766) è il titolo della mostra dedicata, a Firenze, nel Memoriale di Santa Croce, fino al 31 gennaio 2016 ( al religioso italiano (conosciuto come Lang Shining), artista alla corte cinese per mezzo secolo. Esposte anche le riproduzio­ni virtuali di sue opere conservate nel National Palace Museum di Taipei.

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