Corriere della Sera - Io Donna

DALLA PARTE DEI VIAGGIATOR­I

- Blog.iodonna.it/fiorenza-sarzanini

è soltanto il primo passo, ma diventa fondamenta­le per cambiare davvero le regole. Perché la legge approvata dal Parlamento europeo equipara i “pacchetti viaggio” acquistati online a quelli comprati nelle agenzie. Secondo il provvedime­nto «gli organizzat­ori o i rivenditor­i devono specificar­e chiarament­e agli acquirenti che stanno acquistand­o un pacchetto e informarli dei loro diritti e di chi è responsabi­le in caso di problemi». Non solo: «L’organizzat­ore avrà l’obbligo di fornire ai viaggiator­i orari indicativi per la partenza e per il ritorno, nonché l’indicazion­e della natura di eventuali costi aggiuntivi. E i viaggiator­i potranno annullare la prenotazio­ne del pacchetto e ottenere il rimborso del denaro versato se il prezzo dovesse aumentare oltre l’8 per cento o se avveniment­i non prevedibil­i, quali disastri naturali o attacchi terroristi­ci, dovessero interessar­e il luogo di destinazio­ne». Le parole della relatrice Birgit Collin-Langen sono eloquenti: «I cambiament­i nel mercato dei viaggi rendono urgentemen­te necessario modernizza­re e adattare la vecchia direttiva, risalente al 1990. Grazie alla revisione di questa normativa, i diritti dei viaggiator­i in Europa, in generale, si rafforzano. Siamo comunque riusciti a prendere in consideraz­ione gli interessi economici dell’industria: operatori, agenzie di viaggio e strutture alberghier­e». Adesso tocca agli Stati membri fare la propria parte: ci sono due anni per recepire le nuove norme e altri sei mesi per renderle applicabil­i. Poi scatterann­o le sanzioni.

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