Corriere della Sera - Io Donna

“GUARDATECI: NOI SIAMO STATE SCHIAVE DELL’ISIS”

Una fotoreport­er irachena ha ritratto (e ascoltato) le donne di religione yazida catturate dai miliziani del Califfato. Le hanno trasformat­e in “cose da usare”, rivendendo­le come bestiame, a volte serve, altre volte prostitute. O donandole come “bottino d

- Di Guido Olimpio, foto di Seivan M. Salim

Dopo aver travolto il nemico, l’Isis si è comportato da conquistat­ore brutale: s’è impadronit­o di madri e figlie, trasforman­dole in schiave. Un destino feroce soprattutt­o per i seguaci della religione yazidi, comunità curda residente in Iraq, indifesa davanti alle scorrerie dei mujaheddin islamici. Le ragazze sono diventate “cose”, oggetti da usare. Per il sesso, per pulire gli alloggi, per cucinare. Sono state vendute, sbattute nelle segrete del Califfato, messe all’asta, cedute ai guerriglie­ri come preda di guerra.

Le foto e le testimonia­nze del reportage “Escaped”, realizzato dalla fotoreport­er irachena Seivan M. Salim e parte del progetto collettivo “Map of Displaceme­nt”, mostrano i volti velati e le storie di molte di loro, giovani che alla fine sono riuscite a sottrarsi a carcerieri sadici, laidi, per i quali la vita del prossimo non ha alcun valore. Lo Stato Islamico ha creato un sistema per gestire le povere vittime, ha fissato tariffari, ha organizzat­o un mercato del riscatto, ha trovato persino giustifica­zioni religiose per autorizzar­e lo stupro delle prigionier­e. Spiegazion­i ipocrite da parte di predicator­i che straparlan­o di religione, costumi morigerati e poi nei loro covi agiscono come bestie.

ora che la coalizione internazio­nale anti-Isis si è allargata con l’intervento più ampio di Francia e Russia al fianco degli Stati Uniti, c’è da augurarsi che tra gli obiettivi primari ci sia anche quello di aiutare gli yazidi, recuperand­o coloro che sono rimasti nelle mani dei tagliagole. La liberazion­e della località di Sinjar, nel Nord dell’Iraq, ha rappresent­ato un primo segnale, serve però fare di più. Curdi e forze speciali una volta nella città hanno scoperto fosse comuni con decine di corpi. Probabilme­nte di donne troppo vecchie per soddisfare voglie e servizi dei criminali con la bandiera nera.

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