Corriere della Sera - Io Donna
BASTA TINDER, SIAMO ROMANTICI
Siti e app di incontri o sesso ginnico hanno fatto il loro tempo. Le nuove generazioni cercano compagni di vita più che di letto e riscoprono i valori tradizionali. Parola di esperti. Che prevedono anche il ritorno in grande stile del matrimonio. Combina
Fosse vero - ed è bello crederci - siamo alla fine degli “amori liquidi” e delle “passioni tristi”. Due che ci hanno ingrigito la vita nell’ultimo quindicennio. Correva l’anno 2003 quando il sociologo Zygmunt Bauman, scrivendo fotografava un’era di relazioni destinate a consumarsi fra il desiderio di emozioni forti e la paura dei legami. Un’era caratterizzata dall’evidenza che l’amore non sarebbe mai più stato “per sempre” e che il filosofo Miguel Benasayag e lo psichiatra Gérard Schmit hanno battezzato
teorizzando che il senso d’insicurezza e precarietà contemporanei stessero contagiando anche le persone. Da allora, poco altro di serio si è scritto sull’amore e molto di nuovo è accaduto. I siti di appuntamenti online hanno stravolto la grammatica delle relazioni e la logica del corteggiamento. Hanno accentuato l’equazione fra amore e sesso. Ora, però, qualcosa sta cambiando, e in direzione opposta. Assicura la dottoressa Vera Slepoj: «Le nuove generazioni sono meno disponibili alla promiscuità sessuale, all’infedeltà e all’erotizzazione dei rapporti». Era fatale che accadesse: «L’ossessione per il sesso ginnico amplificata da Internet ha lasciato un vuoto enorme di contenuti, il risultato è che andiamo verso un neoplatonismo. Sta finendo l’era dell’appagamento solo sessuale, l’era delle “50 sfumature di grigio”».