Corriere della Sera - Io Donna

(DIS)LESSICO FAMILIARE

- Alfred sognatore Eureka street Capodanno da mia madre Storie di cattivo gusto Un attimo prima della felicitˆ La notte di Natale segn˜ a un bambino la fedeltˆ Woody Certi momenti Non dirlo ad La bambina e il Storia di un cane che in- Kakebo. Il l

Le feste sono un bilancio. Si rivedono amici e zie uscite dagli album di foto, si producono parole di circostanz­a e propositi di novità. Il concerto della grande commedia umana e familiare, qui in salsa irlandese, è suonato a perfezione in di Robert McLiam Wilson ( Fazi), mentre di Alejandro Palomas ( Neri Pozza) ne descrive la tragicomme­dia, e ancora (Cairo) di Giovanni Raspini e Francesco Rossi ne ritrae cinicament­e gadget e corredi. Per comprender­e meglio che dietro ognuno c’è una storia da accogliere non da giudicare, immergetev­i nel racconto di Andrea Camilleri che dice di sé in (Chiarelett­ere) o in quello delicato e intimo di

di Nancy Mitford (Adelphi). E poi entrate dentro sentimenti sottili, come quelli descritti in

di Dacia Maraini ( Rizzoli), storia di una paternità negata, di una bambina che appare e di una che non c’è più, o quelli di di Agnès Ledig (Mondadori), che insegna come il destino ami tenderci la mano quando non lo aspettiamo più. Da leggere anche con i figli, di Selma Lagerlöf (Iperborea), che offre storie non ortodosse di un sacro che ci riguarda; con quadrupedi davanti al camino:

di Luis Sepúlveda (Guanda), o di Federico Baccomo (Giunti). Indispensa­bile, infine, sarà ( Vallardi), strumento di risparmio infallibil­mente giapponese.

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