Corriere della Sera - Io Donna
ELOGIO DELLE CONTRADDIZIONI
sarebbe bello se esistesse o solo il nero o solo il bianco. Sarebbe bello se esistesse il bene da una parte e il male dall’altra. O magari se esistessero, ben separati, la genialità e l’idiozia. Purtroppo non è così. Spesso nella vita si è costretti a fare tratti di strada con gente che non apprezzi, avere le stesse idee di qualcuno che non stimi per nulla. La sto prendendo alla larga. Dove è che voglio arrivare? Chi è che diceva (Churchill?) che la democrazia non è un sistema perfetto ma sicuramente non ce ne sono di migliori? E in fondo se tu difendi fino alla morte il mio diritto di dire cose che tu non condividi, come diceva Voltaire (o forse non proprio Voltaire) fai la stessa cosa e cioè ti rendi conto che decidere è un mestiere improbo. Perfino dentro di noi si scatenano spesso battaglie senza esclusione di colpi. Diceva Altan (ma sembra che in realtà il primo a dirlo sia stato Pino Caruso): “Mi vengono in mente pensieri che non condivido”. L’ho presa alla larga. Volevo dire che il giornalismo è un mestiere proprio contraddittorio. Altrimenti perché tutte queste interviste, tutti questi articoli, tutte queste ospitate di Salvini? Dov’è la notizia? Dov’è l’interesse? Salvini dice sempre le stesse cose, poco interessanti la prima volta e poco interessanti l’ultima. Bisognerebbe lasciarlo a casa sua, attorniato dall’affetto dei suoi cari. Eppure... anche io l’ho intervistato, anche io l’ho cercato. Il giornalismo è come la democrazia. Non è la migliore forma di comunicazione ma è l’unica che abbiamo.