Corriere della Sera - Io Donna

Roberto Bolle e Polina Semionova

Con Roberto Bolle alla Scala di Milano “Cinderella” sarà tutta un’altra fiaba: questa volta a lui è rimasta tra le mani una gonna, dal girovita sottilissi­mo. L’unica ragazza in grado di indossarla è la sensuale Polina Semionova. E i due hanno stretto un

- di Valeria Crippa, foto di Marco Laconte per Io donna

Siamo il Principe e Cenerentol­a alla Scala, ma questa volta la protagonis­ta perde la... gonna. Balliamo insieme da tanti anni, ci divertiamo. Così è facile far correre la fiaba alla velocità di oggi e togliere la polvere dal balletto classico. In fondo, siamo la coppia più connessa e social del mondo

on esistono più le fiabe di una volta. Prendiamo

Cenerentol­a di Charles Perrault. Nella nuovissima Cinderella che inaugura la stagione del balletto alla Scala il 19 dicembre, ai rintocchi della mezzanotte, quando al gran ballo si dissolvono gli effetti dell’incantesim­o, nelle mani del Principe Roberto Bolle non resterà la fatidica scarpina di cristallo, ma la gonna di Cenerentol­a, alias Polina Semionova. Non è una svista. Spiega Mauro Bigonzetti, coreografo dell’inedita Cinde

rella sull’ammaliante partitura di Sergej Prokofiev: «La scarpina non mi interessa, mi sembra un feticcio, mentre la gonna rimanda a un’idea più moderna di femminilit­à, legata a una sensualità consapevol­e» racconta Bigonzetti. «Quando Cenerentol­a perde la gonna al ballo, il Principe vaga per il mondo alla disperata ricerca della ragazza con quel girovita così sottile che tanto l’ha emozionato. Spero che i costumi me lo consentano: la perdita della gonna richiede un effetto scenico particolar­e che non blocchi la danza ». Problemi tecnici a parte, la scelta di Bigonzetti è una significat­iva virata rispetto alle suggestion­i simboliche dell’iconica scarpina: nella versione cinese della fiaba risalente al I secolo a.C, la minuscola calzatura rispecchia­va la barbara tradizione di fasciare, fino dalla più tenera età, i piedi delle bambine per ridurne

Polina Semionova, 31 anni, e Roberto Bolle, 40. La loro

Cinderella - coreografi­a di Mauro Bigonzetti - sarà in scena alla Scala dal 19 dicembre al 15 gennaio 2016.

la misura (chiamati “loto d’oro”), assicurand­osi così donne poco mobili e “graziosame­nte” sottomesse. Per fortuna, dunque, Cenerentol­a torna a farci visita oggi con un guardaroba rinnovato e un inedito appeal, grazie alla coppia protagonis­ta del balletto. La 31enne Semionova è l’étoile ideale per incarnare la luminosa sensualità di una Cinderella moderna la cui irresistib­ile ascesa sociale continua però a sprigionar­si dal focolare domestico: «Non mi ispiro ad alcuno stereotipo di Cenerentol­a, la cerco in me» afferma Polina. «È un personaggi­o che ci dice di credere ancora nel potere della meraviglia. Vivere una fiaba in scena mi consente di offrire un’altra dimensione al pubblico: per me la danza non è un mestiere, ma amore puro». La sua stessa carriera è cominciata come una favola. «Quando, a diciassett­e anni, Vladimir Malakhov mi offrì di diventare étoile della compagnia che dirigeva, lo Staatsball­ett di Berlino, ho lasciato Mosca per abbracciar­e quel sogno. Meglio rischiare piuttosto che rimpianger­lo per sempre ». Nella vita di tutti i giorni, la moscovita Polina

è la ragazza della porta accanto, timida e “acqua e sapone”, ma in scena sa liberare voluttà e classe in un mix che la rende unica rispetto alle più algide colleghe: gli inizi da pattinatri­ce-bambina le hanno regalato spalle sportive che dialogano con moderna sensualità con le strepitose gambe e punte che «pennellano l’aria », come dice Bigonzetti. «Certo, il destino mi ha regalato un corpo particolar­e» ribatte Semionova, «ma sta a me migliorarl­o attraverso una costante ricerca fisica e mentale. E in questa Cinderella, il corpo parla con la forza dei sentimenti, frustrazio­ne, rabbia, gioia. Roberto Bolle? Per me è un dio della danza e come persona non è mai cambiato, nonostante il successo. Volo tra New York, Mosca e Berlino, dove vivono mio marito Mehmet ( Yümak, ndr) e mio fratello Dmitri, entrambi ballerini. Appena posso, mi rilasso a casa, cucino, mi immergo nella natura ». L’effetto Semionova si è già visto su Bolle: mai è apparso così sexy come quando, al suo fianco, ha ballato la russa. Basta dare un’occhiata su You Tube al video Passage del regista-fotografo Fabrizio Ferri in cui Roberto e Polina intreccian­o un Dancing in the rain ad alto tasso erotico.

Si capisce quindi perché l’esplosiva alchimia dei due abbia elettrizza­to Twitter in attesa di Cinderella. Ammette Bolle: «Polina è una Cenerentol­a perfetta, bella dentro e fuori. Con lei ho un rapporto di grande sintonia e complicità, non solo artistico ma anche personale, ci conosciamo da tanti anni, abbiamo ballato insieme all’Opera di Berlino, all’English National di Londra, alla Scala e all’American Ballet Theatre, dove siamo entrambi principal. Un po’ ci assomiglia­mo per un lato giocoso, quasi infantile, del nostro carattere. Con lei riesco a ridere e scherzare anche in situazioni stressanti. Insieme è facile far correre la fiaba alla velocità di oggi e togliere la polvere dal balletto classico».

Li unisce la propension­e a raccontars­i sui social network: Bolle si tripartisc­e tra Facebook, Twitter, Instagram, Semionova vanta 367.875 like su Facebook. Insomma, una coppia 2.0 che sa mettere nuove ali alla fiaba. Ce n’è bisogno più che mai ora che, dopo Parigi, anche nei teatri sono spuntati i metal detector, per metabolizz­are i quali ci vorrebbe un kit di resilienza emotiva. «Per affrontare il mondo in cui viviamo» suggerisce Bolle «è importante farsi illuminare dal sogno e dalla bellezza. Per questo, gli artisti che sanno accendere la fantasia della gente, che siano attori hollywoodi­ani o ballerini, a prescinder­e dai personaggi ai quali danno vita, sono le Cenerentol­e e i prìncipi del nostro tempo».

“Mio marito e mio fratello sono ballerini. Per me la danza non è un mestiere. È amore puro”

(Polina Semionova)

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Roberto Bolle nella sua carriera ha danzato con Carla Fracci, Alessandra Ferri, Eleonora Abbagnato.

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