Corriere della Sera - Io Donna
ABBUFFATA SERIALE
Ormai è un dato di fatto incontrovertibile. Senza le nuove serie tv, la nostra vita non sarebbe più la stessa. Non c’è giornale d’opinione e blog di approfondimento o alleggerimento che non abbia trattato il caso. Le nuove serie hanno invaso il nostro tempo libero, sostituito (per fortuna) le ore passate a vedere programmi spazzattura e divorato (purtroppo) altro tempo (meno, secondo le statistiche) alla lettura di nuovi libri. Ma stiamo parlando di
Storie straordinarie, scritte da sceneggiatori formidabili, girate ad arte come una volta venivano confezionati solo i fi lm migliori sul mercato. C’è addirittura chi sentenzia il sorpasso storico dei tradizionali lungometraggi in sala ma, al di là di ogni catastrofismo, non si può non godere di questa nuova forma di spettacolo che arriva direttamente a casa e ci offre oggi anche la possibilità - da veri - di vedere più puntate di fi la in una maratona simile solo a una esaltante. Lo ammetto: ho esaurito in solo tre visioni, una piccola perversione rispetto a chi ha scaricato e visto l’intera serie in una sola notte.
Il pericolo è di cominciare a confondere trame e personaggi, vita vissuta e virtuale, in un caleidoscopio che ci porterà a sospettare che il tabaccaio sotto casa appartenga a un efferato cartello di narco-trafficanti. Ma niente paura, siamo in buona compagnia. Ci sono anche studi psicologici che analizzano il fenomeno del ( l’ingordigia da serie) e gruppi di sostegno che aiutano i telespettatori in astinenza, o gli affl itti che non si consolano per la morte improvvisa di un personaggio che hanno seguito per svariate puntate come fosse il loro migliore amico. È incredibile come, angosciati dalla realtà che ci circonda, cerchiamo consolazione in fiction ancora più drammatiche. Per esempio, vedere che racconta le oscure trame del terrorismo globale, intrecciato con le ancora più perverse logiche dell’intelligence internazionale, ci distrae fi no a diventare quasi una terapia d’urto contro l’attualità sempre più ansiogena del nostro vero mondo. E sicuramente preferiamo la spasmodica attesa della terza serie di all’imminente carosello delle primarie nostrane. Anche lì la politica ha smesso di farci sognare, ma vuoi mettere che attori! Meglio l’interpretazione della corruzione del potere fatta da un gigante come Kevin Spacey che da qualche figurante senza talento del nostro piccolo teatrino recitato dai soliti “personaggetti”.
Escapade,
fiore consigliato: rosa floribunda, rifiorente, dalle insolite sfumature magenta.