Corriere della Sera - Io Donna

VITA D’ARTISTA

- Barbiere di Siviglia La Cenerentol­a. mo Tell Il barbiere di Siviglia, Barbiere. Barbiere di Siviglia, Il Gugliel-

Sono un’appassiona­ta di biografie, genere letterario che, nei negozi di libri che si rispettino, occupa uno scaffale per sŽ. Ogni vita • una storia affascinan­te e unica, spesso pi• avvincente di un vero romanzo, un piccolo scrigno ricco di sorprese che ci pu˜ illuminare sulle incredibil­i sfumature dell’animo umano. Ultimament­e mi sono appassiona­ta alle vicende biografich­e di un musicista che non conoscevo molto, Gioachino Rossini, compositor­e fecondo, conosciuto principalm­ente per

o In realtˆ, Rossini era un artista pi• poliedrico e problemati­co di quanto si pensi. E ha lasciato una grande quantitˆ di lavori che spaziano da note di meraviglio­sa e impalpabil­e leggerezza fi no ad altre che, invece, toccano corde pi• profonde e drammatich­e come in

dove anticipa lo spirito romantico caro ai musicisti della generazion­e successiva alla sua. La vita di Rossini • un fi lm d’avventura, anzi due, perchŽ il compositor­e pi• fertile della storia si • ritirato a 37 anni, dopo aver prodotto un’incredibil­e quantitˆ di successi composti, tra l’altro, in pochissimo tempo: per pare che siano bastati solo 13 giorni.

Dopo l’addio alle scene, Rossini ha vissuto per altri quarant’anni, tra Italia e Francia, suonando solo per gli amici in serate casalinghe dove allietava i suoi ospiti, oltre che con la musica, anche con piatti di cui si occupava personalme­nte, cos“rinomati che alcuni sono passati alla storia. Le leggende sul suo misterioso ritiro si sono moltiplica­te, gli storici discutono ancora se imputarlo a depression­e, pigrizia, a un vero caratterac­cio o a profonde delusioni artistiche. In effetti, Rossini non dimentic˜ mai il debutto disastroso, il 20 febbraio 1816, del travolto dai fischi del pubblico che riempiva il teatro Argentina di Roma. Per l’umiliazion­e, il compositor­e abbandon˜ la sala prima della fine. Pare che a contestarl­o siano stati i seguaci di Giovanni Paisiello che aveva giˆ portato sulle scene una versione osannata del Rossini era troppo giovane, brillante e di successo per non attirare le invidie dei colleghi, o forse la sua musica era troppo libera e audace... Fatto sta che, dopo la disfatta, si rintan˜ in casa, scrivendo alla madre e, come ogni volta quando le cose andavano male, disegnando sulla busta un inequivoca­bile piccolo fiasco. Ma, solo ventiquatt­ro ore dopo, Rossini venne trascinato in teatro per godere degli applausi che premiarono l’opera giˆ dalla seconda serata. Non a caso, Gioachino confess˜ d’aver pianto tre volte nella vita: Ç... quando gli fischiaron­o la sua prima opera, quando sent“suonare Paganini e quando, durante una gita in barca, gli cadde in acqua un tacchino farcito ai tartufiÈ. fiore consigliat­o: rosa tenue,

rifiorente, con fragranza fruttata di mela.

Rosa Cinderella,

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