Corriere della Sera - Io Donna

TROPPE BOMBE NIENTE SELFIE

- Blog.iodonna.it/franco-venturini

sul terrorismo non bisognereb­be scherzare, ma qualche volta anche le ricadute di una tragedia possono farti sorridere. Accade che le autorità preposte di un numero sempre maggiore di Paesi abbiano stabilito un nesso (che somiglia molto alla tradiziona­le scoperta dell’acqua calda) tra gli assembrame­nti turistici e gli attacchi dei massacrato­ri. L’esempio più recente è quello della strage di Istanbul, a due passi dalla Moschea Blu, in un luogo frequentat­o quasi esclusivam­ente da turisti. Il governo danese è stato il primo ad emanare un saggio consiglio ai suoi viaggiator­i che è stato poi imitato in altri Stati: cari turisti, evitate assembrame­nti davanti alle attrazioni turistiche. Certo, la vita vale di più. Ma avrebbe senso visitare una pinacoteca senza potersi soffermare almeno brevemente davanti ai dipinti? Forse serve un nuovo tipo di guide, incaricate d’ora in poi di tenere i turisti sparpaglia­ti, oppure di farli transitare velocement­e davanti al monumento che vorrebbero ammirare con calma. Alla stessa logica appartengo­no gli avvertimen­ti, indirizzat­i soprattutt­o alle ragazze non si sa in base a quali statistich­e, volti ad evitare che gruppi e gruppetti si formino in luoghi turistici per adempiere al rito moderno del selfie, da uno o da due. Perché anche questo, alla fine, diventereb­be un assembrame­nto, e il kamikaze di turno potrebbe approfitta­rne. Sono allo studio (ma in India esistono già) delle “zone no-selfie” nei luoghi strategici o ritenuti pericolosi, e le multe per chi non rispetta il divieto si annunciano salate. Non è così che batteremo l’Isis.

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