Corriere della Sera - Io Donna

Dizionario del (non) superfluo

- Volezza status, Il demone della fri- Valentina Ravizza

«viviamo in un’epoca in cui il superfluo è la nostra sola necessità» scriveva Oscar Wilde. E Giuseppe Scaraffia, nel suo nuovo libro,

(Sellerio), l’ha preso sul serio. Catalogand­o tutti gli oggetti di lusso che, proprio in virtù del loro vengono strappati alla banalità della vita d’ogni giorno per trasportar­ci in una dimensione fantastica, lontana dal dolore. «È lo stesso tentativo di esorcizzar­e la morte dei soldati ottocentes­chi che andavano in battaglia indossando le loro divise più eleganti» spiega l’autore. Che, nel suo “dizionario”, spazia dalla A di anello alla V di vestaglia.

Ha dedicato un capitolo anche alle buone maniere: sono ormai superflue?

Le cose più introvabil­i sono quelle senza prezzo, come le buone maniere. I bei modi di chi non ha fretta, non sgomita e non cerca di sopraffare gli altri. Charles Baudelaire le definiva «Il bastone per tenere lontana la volgarità».

Quali sono oggi i nostri oggetti-feticcio?

Le calze, per esempio. Siamo sempre più attenti ai dettagli, che diventano una piccola provocazio­ne quotidiana. Il rischio, però, è di smarrire la propria identità. Il concetto stesso di società di massa preclude ogni originalit­à, che è invece un ritorno alle radici dell’io per poter lasciare una traccia nella storia.

Lo stile deve guardare al passato?

Il nostro tempo si muove solo tra un presente che non esiste e un fantomatic­o futuro. Pensiamo a che senso di vuoto sentiremmo se, d’un tratto, sparissero i nostri ricordi personali. È questo passato disprezzat­o e temuto l’unica risposta alla crisi che sta vivendo la società occidental­e.

Oscar Wilde non sarebbe stato lo stesso senza il suo look dandy?

Gli abiti erano il suo modo di porsi verso il mondo. Gli oggetti sono l’incarnazio­ne deludente delle idee dopo il tramonto della morale. Hanno sostituito le statue degli dèi sui nostri altari privati.

E sul suo altare privato che cosa c’è?

Un piccolo spazzino di latta. Mi piace pensare che scacci le nubi del cattivo umore.

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