Corriere della Sera - Io Donna

PANNELLA: “UN PAESE SOTTO REGIME”

- Blog.iodonna.it/fabrizio-roncone

Ogni tanto, è cosa buona e giusta fare una telefonata a Marco Pannella e chiedergli come sta e cosa pensa delle tante cose che accadono in questo Paese: l’anziano leone della politica italiana ancora ruggisce e, come sempre, aiuta ad illuminare alcuni angoli bui.

Si sono da poco sopiti rumori e malumori che la legge sulle Unioni civili s’è trascinata dietro. La mia posizione, sull’argomento, è stata sempre netta e convinta: io ritenevo e ritengo che per meglio ragionare e poi votare su una legge così complessa, sarebbe stato opportuno acquisire prima esempi sociali consistent­i e quindi procedere con metodo scientific­o, per arrivare così ad un ragionamen­to che fondesse le ragioni della scienza e quelle delle morale. Infine, mi sarei affidato al parere degli italiani attraverso quello straordina­rio strumento democratic­o chiamato referendum.

È andata diversamen­te.

Molte cose vanno diversamen­te da come dovrebbero, purtroppo. Questo Paese, è tragico dirlo, ma qualcuno che lo dica serve, è un Paese chiuso sotto la cappa di un regime.

Può essere più preciso? Regime, in che senso?

Mi chiedo come avremmo potuto discutere su un referendum o, quando sarà, come discuterem­o di elezioni politiche, se ad esempio tutta l’informazio­ne Rai è sempre perfettame­nte schierata sull’ipotesi preferita da chi guida i partiti dall’interno del governo. Ecco, credo che il primo passo sia quello di interferir­e con questo regime. Il fatto che Pannella non sia ancora stato nominato senatore a vita resta una vergogna assoluta.

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