Corriere della Sera - Io Donna
SALUTE & SCUOLA
Come evitare brutti voti... da rinite allergica
Complice il clima mite, i pollini nell’aria fanno già starnutire il dieci-venti per cento della popolazione. Compresi molti bambini che, stando ai dati del congresso dell’Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici ( sono spesso trattati con i classici antistaminici. «Nella rinite allergica di grado lieve-moderato sono la terapia di prima scelta, ma occorre optare per quelli di seconda generazione» esorta Susanna Esposit, presidente Waidid. «I farmaci di vecchio tipo non solo possono dare sonnolenza, fatica, difficoltà di memoria, apprendimento e nelle performance psicomotorie, ma alterano anche il ritmo sonno-veglia, rendendo più assonnati al mattino, con conseguenze sui risultati scolastici». Vale lo stesso per gli adolescenti: i ragazzi con rinite non trattati hanno un rischio disattenzione in aula del 40 per cento più alto di chi è sano o ben curato; se usano antistaminici di prima generazione, la probabilità sale al 70 per cento. «Gli antistaminici più nuovi prevengono i ricoveri in caso di asma e funzionano anche per l’orticaria; meglio quelli più sedativi, se il problema è invece una dermatite atopica con prurito intenso».