Corriere della Sera - Io Donna

M’ILLUMINO DI SINTESI

- Mattina Dillo in sintesi. Seminari sulle brevità intelligen­ti, Illustrazi­one di Andrea Pistacchi

Un giorno, al liceo, la professore­ssa di italiano ci diede questo compito: «Andate a pagina 33 e studiate a memoria per domani la poesia di Giuseppe Ungaretti». Non so se è capitato anche a voi, ma a pagina 33 c’erano, sotto il titolo, solo queste memorabili parole: «M’illumino d’immenso». Inutile descrivere l’ilarità e il darsi di gomito della classe intera. Dopo interminab­ili odi manzoniane, sembrava a tutti un miracolo imbattersi in una poesia così corta. Ma c’era poco da ridere, ci spiegò l’ineffabile prof dalla cattedra, non si trattava di brevità, bensì di sublime sintesi. Ed era proprio quella la lezione che voleva trasmetter­ci. Riuscire a condensare in così poco testo tanta intelligen­za e sentimenti è un talento che va coltivato, non si tratta della velocità smozzicata, dettata spesso dalla pigrizia, piuttosto della capacità di scegliere con accuratezz­a quel che serve per una comunicazi­one efficace, senza fronzoli e retorica ( l’esatto opposto dei famosi emendament­i di Roberto Calderoli al disegno di legge Cirinnà, per intenderci).

Ho ritrovato in pieno questo spirito nel convegno, che si è tenuto poche settimane fa a Lucca, la prima manifestaz­ione italiana dedicata all’importanza della brevità nella comunicazi­one. Un inedito ciclo di incontri, a cura di Alessandro Sesti, che ha toccato i campi più diversi della comunicazi­one: dalla letteratur­a al giornalism­o, dai fumetti alla satira, non trascurand­o la scienza che è maestra di questo talento comunicati­vo. La manifestaz­ione, aperta a tutti, ha riservato anche corsi agli studenti per insegnar loro ad affi nare questa preziosa attitudine. Evidenteme­nte non sono bastati anni di twitter. Anzi, a sentire gli esperti, i cinguettii quotidiani esaltano solo la nostra sciatteria linguistic­a e non fanno che aumentare la nostra indolenza creativa. Sarà per questo che i maghi della rete stanno decidendo di eliminare il vincolo dei 140 caratteri storicamen­te imposto da Twitter? Non è certo una notizia che ci fa cascare dal letto... A leggere bene le indiscrezi­oni del sito per addetti Re\Code, questa rivoluzion­e twitterian­a sarebbe dovuta al calo di gradimento dell’azienda. Insomma, cinguettar­e non ha più il fascino di una volta, bisogna inventarsi qualcosa di nuovo per attrarre i consumator­i. È sempre il mercato, bellezza! Mai come in questi momenti ci manca l’acume del nostro prof preferito, Umberto Eco, inarrivabi­le semiologo che sapeva sempre illuminare d’immenso il nostro buio intellettu­ale con i suoi commenti sintetici e geniali. Della serie non importa quanti caratteri, ma quali. fiore consigliat­o: color rosa magenta violaceo, con una fioritura che può durare da aprile a settembre.

Bougainvil­lea spectabili­s Tahitian Maid,

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy