Corriere della Sera - Io Donna
Miracles from Heaven,
O deprimente, direi. Ma il film mi ha aiutato molto, offrendomi una prospettiva diversa. Abbiamo girato durante l’estate, ed è stato un periodo difficile per me; ma pensavo ai miei bambini, e quando tornavo a casa e li vedevo sani e allegri tutto il resto mi sembrava poco importante. È una madre serena? Mi chiedo spesso che cosa significhi per loro avere due genitori famosi. Non lo so. Noi cerchiamo di prepararli, di parlargliene, di mostrare loro anche gli aspetti positivi. Ma per adesso sembrano vedere solo quelli negativi. Quali, in particolare? I paparazzi sono la loro ossessione. Non possiamo andare a Disneyland o ai giardinetti perché ci seguono e scattano foto tutto il tempo. Li innervosiscono. Lei è una donna forte. Chi deve ringraziare per questa sua solidità? È vero, mi sento forte: a 40 anni le donne finalmente accettano l’idea di esserlo senza doversi giustificare. Già da bambina, comunque, ero molto determinata: se non ero brava in certe attività, riprovavo fi nché ce la facevo. Ho alle spalle una famiglia che è un grande sostegno: posso contare su mia madre, sulle mie sorelle e su un gruppo di amici fidati. Quando hai dei fi gli spesso diventi una mamma- orsa. Vigorosa e protettiva: lei ha saputo navigare in acque difficili nell’ultimo anno. Sì, ma sono ancora troppo coinvolta. Forse quando ci incontreremo per i miei prossimi film potremo parlarne, ma non ora. Lei è cresciuta in una famiglia molto unita e anche religiosa. Si andava a messa ogni domenica, durante le vacanze frequentavamo le scuole bibliche e la nostra vita sociale e sportiva ruotava intorno alla chiesa, come succede alla maggior parte delle famiglie in West Virginia. Poi a Los Angeles, con i bambini da tirare su, mi sono un po’ impigrita e non ho più avuto tempo da dedicare alla religione. Però qualche tempo fa ne ho parlato con i miei figli, e loro si sono mostrati entusiasti. Adesso ogni domenica andiamo in chiesa insieme. La sua era una chiesa esigente? Oh no, per nulla, al contrario: il nostro ministro era afroamericano e gay, e la chiesa era piuttosto progressista e aperta a ogni forma religiosa. Ritiene che la guarigione di Annabel, inspiegabile dal punto di vista scientifico, sia un miracolo, come crede la sua famiglia? Ne ho parlato con il medico che ha seguito il caso. Mi ha risposto: “Che cosa ne sappiamo noi di quello che è successo a Annabel quando è caduta e ha parlato con Dio? E chi sono io per poter dire a un bambino che non è vero che Dio l’ha salvato?”. Guarigioni a parte, che cosa considera un miracolo? Un perfetto bicchiere di vino (ride)… Dare alla luce una creatura: concepire un essere umano e in meno di un anno tenerlo tra le tue braccia - non è un miracolo? Ultima domanda: che cosa farà se Donald Trump diventa presidente? Tra poco comincerò la mia campagna per la signora Clinton. Ecco che cosa farò.