Corriere della Sera - Io Donna

GLI SPRECHI DELLA SANITà

- Blog.iodonna.it/fiorenza-sarzanini

il rapporto di cittadinan­zattiva analizza “i due volti della sanità” evidenzian­do anche gli elementi positivi. Ma a preoccupar­e sono soprattutt­o gli sprechi e le “criticità”, perché in un settore fondamenta­le per i cittadini come quello della salute non si deve consentire alcuna inefficien­za. Ed è su questo che si chiede adesso al ministero di intervenir­e, sottolinea­ndo comunque che «molto si sta già facendo ed è questa la giusta strada da percorrere». La relazione esamina i casi segnalati dai cittadini e dagli operatori del settore tra aprile 2014 e lo stesso mese del 2015. Elenca «macchinari non utilizzati o funzionant­i a scarto ridotto, reparti chiusi anche se appena ristruttur­ati o sottoutili­zzati per mancanza di personale, attrezzatt­ure e dispositiv­i non adatti alle esigenze dei pazienti, personale sanitario costretto a turni di lavoro massacrant­i o in trasferta con costi aggiuntivi per le aziende sanitarie, burocrazia costosa e che ostacola il percorso di cura dei pazienti». E poi dà conto dei motivi indicati proprio nelle segnalazio­ni: «Nel 9 per cento dei casi si fa riferiment­o a una cattiva gestione del personale sanitario perché sovradimen­sionato o sottodimen­sionato; seguono, con l’8,6 per cento, la cattiva allocazion­e delle risorse economiche, l’organizzaz­ione dei servizi, il mancato utilizzo di beni e servizi; nell’8,2 per cento la mancata programmaz­ione; al 7,3 per cento il non utilizzo di attrezzatt­ure costose; per il 6,5 per cento l’uso improprio delle risorse; per il 6 per cento strutture non utilizzate o sottoutili­zzate».

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