Corriere della Sera - Io Donna

SEGUENDO IL FILO DELLE IDEE Giovani designer in gara. Per imparare il mestiere e realizzare un sogno: firmare la prima collezione di maglieria

- Di Virginia Ricci

ognare a occhi aperti il proprio futuro è un’attività ben nota a molti giovani in corsa fra studio e lavoro. Ma come concretizz­are le idee entrando in contatto con la realtà? A volte capita che sia un’azienda a permettere questa magia: il Gruppo Calzedonia, con il concorso Vision to Come, ha aperto le porte di Falconeri a 10 designer (su oltre 100 candidati)provenient­i da istituti di moda italiani, per lavorare 6 mesi con un team del marchio e realizzare così una personale collezione.

Il concorso, inaugurato lo scorso anno dal brand Intimissim­i, è giunto alla sua seconda edizione puntando nuovamente su un ambito settoriale: quella maglieria che, proprio come la corsetteri­a, esige specifiche profession­alità. «Difficile comprender­e l’impegno insito nella creazione di un simile campionari­o» spiega Salvatore De Fazio, coordinato­re di Vision to Come e responsabi­le risorse umane e formazione area stile e prodotto del gruppo. «I capi sono realizzati partendo da un filato, non da un classico tessuto: una sfida con la quale i finalisti hanno imparato quello che per loro diventerà un mestiere molto ricercato dalle aziende. È sempre più difficile individuar­e modellisti o tecnici di maglieria, competenze che, una volta apprese, agevolano l’ingresso nel mondo del lavoro».

L’attenzione dovuta alla scelta di quello che sembrerebb­e “un semplice filo” è chiara anche ad Aristide Morante, studente della scuola milanese Afol Moda e vincitore del primo premio: 10mila euro e un periodo di stage retribuito presso Falconeri, che produrrà la sua collezione di maglieria donna e uomo ispirata all’arte di Richard Long. «Ho provato un susseguirs­i di emozioni: viaggiare fra filati e lavorazion­i elaborando diverse visioni, interagire con un ufficio stile, produrre un piccolo campionari­o» racconta Aristide. Scelta vincente? «Abbandonar­e l’idea di linearità del tessuto e, letteralme­nte, la rigidità di una classica collezione moda per un dialogo materico destinato a portare forme e interpreta­zioni sempre nuove... forse, anche per la mia carriera ».

 ??  ?? Qui accanto, un’installazi­one per la premiazion­e del concorso Vision To Come alla Triennale di Milano. Sotto, da sinistra, il coordinato­re del concorso Salvatore De Fazio e il vincitore Aristide Morante.
Qui accanto, un’installazi­one per la premiazion­e del concorso Vision To Come alla Triennale di Milano. Sotto, da sinistra, il coordinato­re del concorso Salvatore De Fazio e il vincitore Aristide Morante.

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