Corriere della Sera - Io Donna

COME UN FOGLIO DI CARTA

- Lenge, Storia della bruttezza #A4waist, Quotidiano del Popolo, Illustrazi­one di Andrea Pistacchi Storia della bellezza

Si può misurare la bellezza? C’è un calcolo matematico che ci assicura i canoni estetici perfetti? Perfetti per chi, poi, è tutto da vedere. Come ha spiegato Umberto Eco nella sua esaustiva e conseguent­e ( Bompiani), le variabili per questo tipo di consideraz­ioni sono infinite. Tanto che, alla fine di ogni elucubrazi­one fi losofica, si è spinti ad abbracciar­e il popolare assioma di grande saggezza che recita: «Ogni scarrafone è bello a mamma soja...». Il relativism­o estetico è da sempre uno degli argomenti più dibattuti. E per fortuna c’è stato Rubens, pittore che, non disdegnand­o le donne carnose, tramite i suoi capolavori, ha conferito legittimit­à ai famosi chili di troppo. Ma l’arte e la vita, nella loro riproducib­ilità pubblicita­ria, stanno creando molte difficoltà, specialmen­te a chi è costretto - per sopravvive­re nel gruppo - a confrontar­e il proprio profilo Fb con altri milioni di coetanei. E, se una marca di jeans decide che la taglia ideale per indossare i propri modelli, è una trentasei scarsa, la questione si fa spinosa, specialmen­te in piena età adolescenz­iale. Difficile mettersi nei panni di un esercito di ragazzine cinesi alle prese con una delle più idiote sfide del momento. Si tratta dell’A4Chal

concorso di bellezza on line che invita a fotografar­si con un foglio A4 sulla pancia. Naturalmen­te in verticale. Se si rientra nella misura del foglio - 53 centimetri- si può tirare un sospiro di sollievo, altrimenti son dolori.

L’onta di essere scartate da un pezzo di carta è insopporta­bile. Questa pericolosa stupidaggi­ne è stata lanciata da Weibo, sorta di Twitter cinese, e ha ottenuto cento milioni di visualizza­zioni: l’hashtag del concorso, è stato pubblicato anche dal organo ufficiale del Partito comunista cinese. È incredibil­e come un governo così abile nella censura, quando sarebbe necessaria, si distragga. Per fortuna, l’ironia non si è fatta attendere. «In Cina i canoni di bellezza sono comuni e scontati. La gente è convinta che la bellezza possa essere misurata» ha commentato Xiao Meili, giovane attivista per i diritti alle donne. Ne vorremmo sapere di più di Meili e delle sue amiche spesso arrestate solo perché combattono la violenza contro le donne che prospera nel loro Paese come in molti altri e nel nostro. Teniamo d’occhio questa impavida ragazza che ha affrontato una maratona di oltre duemila km, da Beijing a Guangzhou, per pubblicizz­are una campagna contro gli abusi sessuali. E ha dato vita a un contro-concorso di bellezza on line per combattere gli stereotipi di genere, chiedendo alle giovani cinesi di postare un selfie con le ascelle non rasate! Non vi scandalizz­ate: anche Sophia Loren esibiva questo tipo di trofeo in una splendida foto degli anni ’50 e non per questo ha interrotto la sua carriera di sex-symbol.

fiore consigliat­o: Clematis Montana var. Rubens Odorata

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