Corriere della Sera - Io Donna
“SONO LEGEND, NON SOLO DI NOME” Compositore, cantante e ora anche produttore televisivo. John Legend è un artista che ha collezionato premi e persino un inno presidenziale. Progetti per il futuro? Un figlio. E una moglie che rischia di diventare più famos
John legend. Un nome che è subito una promessa di vita, aspirazioni e impegno geniali. Lui, al secolo John Roger Stephens, di tante implicazioni sembra essere profondamente consapevole. Il soprannome, racconta, gli è stato inizialmente affibbiato da un amico, il di Chicago J. Ivy: «La tua musica mi ricorda quella della vecchia scuola, la melodia ha l’alone della leggenda: d’ora in avanti ti chiamerò Legend». Il compositore- cantante-producer non ha poi tradito le più fantasiose aspettative, e oggi, a 38 anni è una delle personalità più rilevanti dell’industria dell’entertainement. Ha vinto 10 Grammy Award, 1 Golden Globe, 1 Oscar (nel 2015, con la canzone del film E la popolare canzone del 2008 interpretata insieme con will.i.am diventò l’inno della rivoluzione presidenziale di Barack Obama. Tra le pareti domestiche, la Leggenda già a quattro anni sapeva di essere musicista, cantava nel coro e suonava il piano. Finito il liceo, sia Harvard, sia Georgetown University gli offrirono una borsa di studio: lui optò per l’Università della Pennsylvania, dove scelse di approfondire lo studio della letteratura afro-americana. Sempre continuando a suonare e comporre, da solo e con Kanye West, tra New York, Boston, Atlanta, deciso a farsi conoscere e riconoscere. Missione ampiamente compiuta: negli ultimi due anni, addirittura, dopo il matrimonio con la modella Chrissy Teigen (a Como, a Villa d’Este), la loro vita professionale e privata viene seguita sui social media con ossessiva attenzione da 19 milioni di persone. Su Instagram vedi John e Chrissy che cucinano, giocano coi loro cani, in vacanza e in viaggio; ora, mentre si preparano ad accogliere il primo figlio. Sono la coppia del momento. E quasi rubano lo scettro a Beyoncé e Jay-Z. Democratico convinto, Legend è un artista impegnato anche sul fronte sociale e politico. È ora il produttore di una nuova serie televisiva, cronaca di un drammatico evento di storia afro-americana, la fuga di un gruppo di schiavi da una piantagione di cotone nella Georgia nel 1857.