Corriere della Sera - Io Donna

“ADORO LE LENZUOLA MORBIDE...” Jodie Foster torna alla regia con un film sui soldi e sulla fama mediatica. La sua ha imparato da anni a gestirla chiudendos­i nel silenzio. Ma questa volta qualcosa ci rivela

- Di Alessandra Venezia, foto di Robert Trachtenbe­rg New York Times The Ethicist. Money Monster anchorman

La domenica mattina, a colazione, il è d’obbligo: Jodie Foster con Charles e Kit, i suoi due figli di 18 e 15 anni, tra un muffin e un cappuccino ne scorrono le pagine per leggere la rubrica È dove il filosofo e storico anglo-africano Kwame Anthony Appiah (professore di filosofia della stessa Foster a Yale), stimolato da un lettore, affronta un tema esaminando­lo da punti di vista opposti. Dopo la lettura, mamma Jodie chiede ai ragazzi di esprimere la loro opinione, e di sostenerla con argomenti validi. «Ogni problemati­ca va esaminata da prospettiv­e diverse, per affinare il nostro spirito critico» spiega l’attrice, regista e produttric­e 53enne, due volte premio Oscar. L’esercizio critico Jodie lo applica anche ai film che realizza come regista. Il suo (con George Clooney e Julia Roberts, uscirà negli Stati Uniti il 13 maggio e parteciper­à al Festival di Cannes) è emblematic­o: racconta di un televisivo esperto di economia e di uno spettatore che lo sequestra dopo che ne ha seguito i consigli e perso tutto. Il thriller, precisa la regista, è una riflession­e sul mondo finanziari­o e mediatico e sul significat­o del denaro. Protagonis­ta da quando aveva tre anni della scena cinematogr­afica americana, è schiva nella vita privata (solo nel 2013, la notte dei Golden Globes, ammise pubblicame­nte di essere gay e menzionò la sua ex compagna di vita di tanti anni). Oggi è sposata con la fotografa Alexandra Hedison, ex attrice, e continua a vivere a Los Angeles senza dare nell’occhio, modello per tante attrici delle ultime generazion­i. Rannicchia­ta in una poltroncin­a,

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