Corriere della Sera - Io Donna
DONNE DI SCIENZA
La depressione in gravidanza nello studio di una ricercatrice che sarà premiata, con altri 164 giovani, dalla Fondazione Veronesi
Nove mesi immersi in un dialogo silenzioso ma continuo con la madre. Una relazione, quella che si instaura durante la gestazione, che influenza il nostro percorso di vita più di quanto si pensi. Non a caso, fra i 165 ricercatori che saranno premiati, durante la cerimonia dei Grant 2016, dalla Fondazione Umberto Veronesi (il 27 aprile, all’UniCredit Pavilion di Milano,
c’è Annamaria Cattaneo che, fra Italia, Inghilterra e Germania, studierà i meccanismi con cui la depressione in gravidanza può compromettere la salute futura del nuovo nato. «Ciascuno di noi è plasmato da ciò che accade durante la quando di nuovo il cervello attraversa un periodo critico della sua evoluzione». Nel sangue delle madri depresse ci sono alti livelli di citochine infiammatorie, riscontrate anche nella saliva dei neonati in quantità doppie rispetto ai figli di donne senza disturbi dell’umore. L’infiammazione “trasmessa” al feto potrebbe, quindi, avere un impatto negativo sull’attività e l’espressione dei geni. Per capirlo, la ricercatrice seguirà per due anni decine di madri con e senza depressione e i loro figli, valutando comportamento, emozioni e marcatori associati a una maggior vulnerabilità allo stress in utero. «Comprendere perché i figli