Corriere della Sera - Io Donna
Passione e lavoro ben dosati per gestire i numeri del Vero Volley Monza: 1700 atleti dai 10 anni fino ai campioni della serie A e 6000 bambini del progetto scuole
si deve confrontare con due mondi per nulla vicini nello sport, uomini e donne: «Ci tengo ai valori, al rispetto delle regole. Considerato il gruppo, la squadra, vado oltre perché mai dimenticare che l’individuo deve essere ben valutato. Sanno che se c’è un’esigenza, io ci sono. Sempre. Sanno anche, però, che un aspetto di severità io lo conservo, che oltre certi limiti non si può andare».
Contratti, procuratori, colpi bassi di dirigenti fin troppo lesti, con la Marzari non si fa. «Ho un alto concetto di lealtà, per me la stretta di mano viene prima di tutto. E sa cosa le dico? Mi vanno bene anche i procuratori, hanno un loro ruolo». Ok, basta che si rispettino accordi e regole «anche perché credo nella giustizia: di fronte ad azioni sbagliate, il conto bisogna presentarlo». Anni fa, in un momento delicato della stagione, hanno cercato di soffiarle il palazzetto dello sport: non ci ha pensato nemmeno un minuto a organizzare una marcia sul Comune, obiettivo sindaco e assessori, facendo cambiare subito idea a chi aveva pensato di tirare quel brutto scherzo.
Uomini & Donne in serie A di volley, due realtà difficili da affrontare. «Ma no, io sono sempre la stessa, e poi ho collaboratori fantastici. Massì lo ammetto, le ragazze della Saugella si sono rivelate più precise, più attente rispetto agli impegni». E qui parte il siluro presidenziale: «Non a caso le mie campionesse hanno raggiunto il traguardo, invece la squadra maschile ha mancato l’obiettivo stagionale».
la presidente marzari è all’opera, ha già cambiato allenatore della Gi Group chiamando Miguel Àngel Falasca, ha dato generose responsabilità a Oreste Vacondio, il grande capo double-face che si occuperà dei due settori, sta cercando altre risorse, a giorni si vedrà con la Gi Group per confrontarsi sulla squadra maschile, magari traslocando in futuro la squadra da Monza a Milano... E per finire le meritate vacanze. Poche ma buone. Con i figli, con il suo Aldo, nella villa della famiglia Fumagalli in Sardegna, una delle più belle della Costa Smeralda, sulla quale tempo fa aveva allungato l’occhio anche Abramovich. L’ha dovuto subito chiudere.