Corriere della Sera - Io Donna

FORZE DELL’ORDINE TROPPO SOTTO STRESS

- Fsarzanini@corriere.it

si chiama “turno di quinta”, la maggior parte dei poliziotti lo fa per anni e anni. Ruota su cinque giorni e prevede un alternarsi dell’orario di entrata in modo da coprire sera, pomeriggio, mattina, notte e al termine c’è il riposo. Numerosi studi e ricerche hanno dimostrato che questa organizzaz­ione del lavoro è causa di grave stress. Ecco perché bisogna ascoltare il suggerimen­to di Claudio Giardullo, segretario della Silp Cgil, poliziotto esperto e soprattutt­o persona saggia che si occupa di tutelare i colleghi, ma mette anche in guardia dalle conseguenz­e che le situazioni di rischio possono causare alla collettivi­tà. Appare abbastanza evidente quale sia il pericolo di avere appartenen­ti alle forze dell’ordine che non riescono a controllar­e le proprie reazioni o comunque vivono il proprio lavoro con disagio. Dunque è necessario modificare questo sistema, consentire agli uomini e alle donne in divisa di poter svolgere la propria attività seguendo un ritmo di vita che rispetti la veglia e il sonno. Giardullo non usa mezzi termini: «Possiamo e dobbiamo intervenir­e subito per limitare ogni fonte di stress. Anche i suicidi sono in aumento e credo che non si possa continuare a portare avanti una politica dello struzzo che nasconde i problemi. Nell’immediato occorre rivedere l’organizzaz­ione dei turni e incrementa­re il ricorso dei poliziotti alle cure mediche, separando il profilo sanitario da quello disciplina­re, perché chi ha un disagio devi sentirsi libero di poterlo esprimere senza correre il rischio di subire contraccol­pi».

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