Corriere della Sera - Io Donna

STORIA DI CESARE E DANIELA

- Prile Illustrazi­one di Andrea Pistacchi post partum,

L’abito da sposa con cui la vediamo sulla copertina del libro Pesce d’a(Sperling & Kupfer), Daniela non l’ha mai indossato davvero. Perché, per scelta, lei e Cesare non sono sposati, ma sono una famiglia che nessun certificat­o avrebbe potuto rendere più unita e solidale. Cesare Bocci è un attore famoso, tutti lo conoscono e lo amano come il bel Mimì Augello, vicecommis­sario di Montalbano. In questo libro, ironico e commovente, c’è il racconto di un altro successo personale che è stato molto più duro da conquistar­e e che solo oggi, dopo un percorso doloroso, Cesare e la sua compagna Daniela Spada hanno sentito il bisogno di raccontare. Per se stessi e, soprattutt­o, per dare forza a tutte le persone, e sono tante, che si trovano a combattere contro un brutto colpo del destino arrivato all’improvviso a spezzare i piccoli riti di un quotidiano a volte non abbastanza apprezzato.

Sedici anni fa, il primo aprile, a una settimana dal parto, mentre allatta la sua bimba Mia, a Daniela succede qualcosa di terribile e impensato: viene colta da un ictus improvviso. Solo più tardi si capirà che a colpirla è un’embolia solo dopo una trafila angosciant­e e piena di umiliazion­i durante la quale i medici pensano che si tratti di “una crisi di nervi”, d’altronde una puerpera è soggetta a questi sbalzi d’umore! Daniela rimane in coma per un mese. Quando si risveglia non ricorda più nulla, neanche di aver partorito. È da qui che comincia quella che Daniela e Cesare chiamano una nuova vita, fatta di riabilitaz­ione, fatica e coraggio, raccontati senza retorica, anzi spingendo il tasto della leggerezza. Dopo 16 anni, Daniela ammette che «ha accettato in parte la sua malattia». Passo dopo passo, ha riacquista­to un’autonomia, certo ha dovuto rinunciare a tante passioni, dalla motociclet­ta al ballo, ma ne ha conquistat­e altre, come la cucina, anche se ammette che le decorazion­i dei dolci le vengono un po’ “mosse”. Alla domanda che si pongono nel libro sul perché abbiano deciso di condivider­e la loro vicenda, Cesare e Daniela rispondono: «Perché, nella malaugurat­a ipotesi che succeda o sia successo a voi, non sarà la fine del mondo. Non sarà la fine della vostra vita. Sarà la fine di una vita più facile e spensierat­a… perché la vostra, con tutti i limiti e le difficoltà, sarà sempre la vostra vita». La lettura di questo libro è più avvincente di tante battaglie surreali con “troni di spade” o meno. Ci vuole un coraggio da leoni per affrontare una sfida di questa portata. E una montagna d’amore, ingredient­e fondamenta­le come ci assicurano gli autori: «Certo se tutto questo non fosse successo, sarebbe stato meglio, molto ma molto meglio. Ma è capitato e noi l’abbiamo affrontato insieme. Ecco questa è la storia di noi che non ci siamo arresi». fiore consigliat­o: Rosa All My Loving, ibrido di thea,

rifiorente con grandi fiori color rosa ciliegia.

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