Corriere della Sera - Io Donna
HILLARY MENTE E LA PAGA. DONALD NO
hillary clinton mente. Gli spazi infiniti di YouTube traboccano di video dove si vede chiaramente che la candidata democratica alla Casa Bianca fa le facce di una che parla e potrebbe dire qualunque cosa. L’ultimo l’ha ripreso anche il
13 minuti in primo piano di domande e risposte - rimontati da varie situazioni pubbliche, tema libero dalla Libia alle email segrete - durante i quali Hillary cambia pettinatura ma non espressione del viso. L’effetto finale è che non sai mai se e quando fosse sincera. Le maschere di HC sono un problema politico perché accanto alla competenza un leader deve dimostrare umanità, empatia, simpatia. E Trump? Quando Trump infila epiteti, insulti, ragionamenti sessisti e razzisti, che sta facendo? Dice forse la verità? No, nel caso del candidato repubblicano l’interpretazione di molti - non solo americani - è che voglia “provocare”. Dietro le frasi a effetto, The Donald «è generoso, sensibile, vero filantropo» (video di Lynne Patton, una sua impiegata che si definisce
con quasi tre milioni di visualizzazioni, sempre su YouTube). Esiste dunque uno scarto nel linguaggio dei due contendenti. La prima viene punita perché sembra mentire. Il secondo viene perdonato perché sicuramente mente. Ora immaginate di cambiare le nuvolette sulle loro teste: immaginate Hillary che si esprime sugli uomini come Donald sulle donne e Donald che fa le facce inespressive di Hillary. D’un tratto la prima situazione vi sembrerebbe inaccettabile (e incandidabile); della seconda fareste fatica a vedere la differenza con tanti presidenti e ministri, passati e contemporanei. La verità, femminile singolare.