Corriere della Sera - Io Donna

Viviamo in un mondo fantastico. Certe volte pranzo con mia sorella: io a New York lei in Brasile, con il nostro piatto davanti al computer

- Junk food ndr).

Ho chiamato il mio amico Narciso Rodriguez, uno dei miglior stilisti del mondo. Mi ha detto: ci penso io. Abbiamo scelto tessuti, colori... Mia madre era una sarta, io sono cresciuta tra aghi e fi li. Ero l’addetta agli orli. Sa come si fa l’orlo a un vestito di seta? Deve prendere il bordo, arrotolarl­o un po’, estrarre delicatame­nte qualche fi lo (intanto mi fa vedere la parte pratica usando il suo foulard, Ha imparato qualcosa oggi, eh? Più di una. Lei non è sposata e non ha figli ma ha sorelle, fratelli e nipoti in Brasile. Siete una grande famiglia unita come quella che si vede in Aquarius? Negli anni ’80 ci siamo un po’ allontanta­nati, in realtà. Ma io vivevo a New York, ed era l’epoca in cui se volevi comunicare qualcosa in modo veloce mandavi un telegramma. L’altro giorno stavo parlando con mia sorella di questi anni di separazion­e. Mi diceva: “Sei tu a esserti distaccata”. E io: “Facile dirlo su Skype, quante lettere mi hai scritto tu?”. Oggi il mondo è fantastico: certe volte io e mia sorella pranziamo insieme con il nostro piatto davanti al pc, io a New York lei a Niteroi, in Brasile, io con i miei cracker integrali biologici, lei con i suoi biscotti per cui la sgrido. Sta attenta alla dieta? Cerco di star bene. Che per me significa anche poter girare sul set in pigiama e pantofole a chiedere se c’è bisogno di una mano. O infagottar­mi e coprirmi quando fa freddo: a New York d’inverno mi scambiano per il tizio delle consegne...

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