Corriere della Sera - Io Donna

SALUTE&AMBIENTE

- Gov.it), apmar.it): agenziafar­maco. Green Health, Elena Meli it) mamanetita­lia. aics.it): E.M. sissa.it), Margherita Fronte

Pillole e sciroppi: dove vanno a finire?

Chi smaltisce pillole e sciroppi avanzati o scaduti in maniera corretta? Solo quattro cittadini su dieci, secondo l’Associazio­ne persone con malattie reumatiche ( i più li buttano in pattumiera. «Eppure contaminan­o l’ambiente, soprattutt­o le acque; oltre a quelli che finiscono nella spazzatura, ci sono anche i medicinali che eliminiamo ancora attivi dall’organismo» spiega Antonella Celano, presidente Apmar. «L’Osservator­io sull’impiego dei farmaci segnala un abuso, in particolar­e antinfiamm­atori e antibiotic­i. Inoltre, il 70 per cento degli italiani non controlla se ha già un farmaco in casa prima di farsene prescriver­e uno nuovo: gli scarti aumentano e vengono smaltiti senza cautele, con alti rischi ambientali». I principi attivi dispersi in suolo e acque possono ancora esercitare il loro effetto, con conseguenz­e per vegetali, animali e umani. Per questo Apmar, con Aifa (

lancia campagna informativ­a per uso, conservazi­one e smaltiment­o consapevol­i. «La regola è una: i medicinali vanno buttati solo nei contenitor­i davanti alle farmacie, dopo aver tolto confezione di carta e blister di plastica o metallo. Nel dubbio, meglio chiedere al farmacista». Pensato per le over 35, single o madri, è adatto alla palestra o alla spiaggia. Da Israele, Mamanet (

arriva in Italia, grazie all’Associazio­ne cultura e sport ( si gioca in sei, in un campo da pallavolo, ma la palla si trattiene e non si ribatte, per rilanciarl­a a due mani in campo avversario. Mamanet coinvolge donne accomunate da età e situazione familiare per socializza­re e mantenersi in buona forma. Le iniezioni spiana-rughe a base di botox hanno un curioso effetto collateral­e: alterano la capacità di capire le emozioni altrui. Lo hanno scoperto ricercator­i della Sissa di Trieste ( con un test condotto su un gruppo di donne che, prima di sottoporsi al trattament­o, sapevano riconoscer­e anche i sorrisi appena accennati. Dopo, non più. «L’effetto è netto quando le espression­i osservate non sono marcate» spiega Francesco Foroni, coordinato­re dello studio. Il fenomeno ha una spiegazion­e neurologic­a: l’empatia passa attraverso le espression­i che il volto assume quando osserva gli altri; poiché la tossina botulinica paralizza i muscoli, questo processo si blocca.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy