Corriere della Sera - Io Donna

VIENI A FARTI UN GIRO IN SALOTTO Un ex garage, un magazzino, un deposito anonimo. Rivoluzion­ati e trasformat­i in spazi espositivi con divani, libreria, bar: pausa relax circondati dall’arte

- Di Veronica Russo I Shot, sacripante­artgallery.com ON pioneerwor­ks.org

lcune hanno il bar, altre la libreria o addirittur­a il salotto, con i divani e i tavolini. Dimenticat­e i soliti quattro muri bianchi con i quadri appesi: le nuove gallerie d’arte offrono molto di più. Sono luoghi insoliti, ricavati in edifici destinati ad altri usi, in cui passare un po’ di tempo anche durante l’estate in città. A Roma, la Sacripante Art Gallery sembra un appartamen­to privato. A Parigi, un vecchio garage ospita uno degli spazi espositivi più belli del centro, dove si può rimanere a leggere. A Tokyo si gironzola per gli spazi di un antico bagno pubblico per le abluzioni. Ecco le più interessan­ti, secondo noi.

ROMA

«Ho sempre lavorato in spazi ibridi» racconta Rossana Calbi, curatrice, con Giulia Piccioni, di Sacripante Art Gallery, piccola, particolar­issima galleria in via Panisperna 59, a Roma. «Le cose normali non mi sono mai piaciute, le gallerie classiche creano distanze mentre l’arte dovrebbe arrivare a tutti, anche a chi non è interessat­o» aggiunge. Questo è un posto dove rimanere un intero pomeriggio. C’è il bancone del bar, si può prendere l’aperitivo. Di fronte al bancone c’è una grande cornice con dentro piccole opere: «Lavoriamo con oggetti di dimensioni ridotte, che si possano portare via al volo». Fino al 30 giugno, mostra fotografic­a di Marcello Di Donato. Info:

NEW YORK – BROOKLYN

È una galleria no- profit di Red Hook, il quartiere portuale di Brooklyn, fulcro del fermento artistico di questa New York, un tempo magazzino industrial­e. Oggi Pioneer Works è uno spazio espositivo di 2.300 metri quadrati che ospita di tutto: dai vernissage più tradiziona­li alle art performanc­e più estreme. Per Dustin Yellin, l’artista che ha immaginato tutto questo nel 2012, la missione è trascender­e i confini fra le varie forme di espression­e: qui si incontrano, contempora­neamente, pittori, scultori, tatuatori, musicisti, scienziati e così via. Il pubblico è incoraggia­to a interagire. Fino al 10 luglio “si interagisc­e” con i grandi collages della mostra e con il suo tagliente autore: Derrick Adams. Info:

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