Corriere della Sera - Io Donna
VIENI A FARTI UN GIRO IN SALOTTO Un ex garage, un magazzino, un deposito anonimo. Rivoluzionati e trasformati in spazi espositivi con divani, libreria, bar: pausa relax circondati dall’arte
lcune hanno il bar, altre la libreria o addirittura il salotto, con i divani e i tavolini. Dimenticate i soliti quattro muri bianchi con i quadri appesi: le nuove gallerie d’arte offrono molto di più. Sono luoghi insoliti, ricavati in edifici destinati ad altri usi, in cui passare un po’ di tempo anche durante l’estate in città. A Roma, la Sacripante Art Gallery sembra un appartamento privato. A Parigi, un vecchio garage ospita uno degli spazi espositivi più belli del centro, dove si può rimanere a leggere. A Tokyo si gironzola per gli spazi di un antico bagno pubblico per le abluzioni. Ecco le più interessanti, secondo noi.
ROMA
«Ho sempre lavorato in spazi ibridi» racconta Rossana Calbi, curatrice, con Giulia Piccioni, di Sacripante Art Gallery, piccola, particolarissima galleria in via Panisperna 59, a Roma. «Le cose normali non mi sono mai piaciute, le gallerie classiche creano distanze mentre l’arte dovrebbe arrivare a tutti, anche a chi non è interessato» aggiunge. Questo è un posto dove rimanere un intero pomeriggio. C’è il bancone del bar, si può prendere l’aperitivo. Di fronte al bancone c’è una grande cornice con dentro piccole opere: «Lavoriamo con oggetti di dimensioni ridotte, che si possano portare via al volo». Fino al 30 giugno, mostra fotografica di Marcello Di Donato. Info:
NEW YORK – BROOKLYN
È una galleria no- profit di Red Hook, il quartiere portuale di Brooklyn, fulcro del fermento artistico di questa New York, un tempo magazzino industriale. Oggi Pioneer Works è uno spazio espositivo di 2.300 metri quadrati che ospita di tutto: dai vernissage più tradizionali alle art performance più estreme. Per Dustin Yellin, l’artista che ha immaginato tutto questo nel 2012, la missione è trascendere i confini fra le varie forme di espressione: qui si incontrano, contemporaneamente, pittori, scultori, tatuatori, musicisti, scienziati e così via. Il pubblico è incoraggiato a interagire. Fino al 10 luglio “si interagisce” con i grandi collages della mostra e con il suo tagliente autore: Derrick Adams. Info: