Corriere della Sera - Io Donna
“CHIAMAVO PAPà, MA MI PAREVA DI PARLARE CON BATMAN” L’infanzia sul set, Robert De Niro in giro per casa. E oggi, i familiari coinvolti come collaboratori: Domenica Cameron-Scorsese ha diretto il suo primo lungometraggio seguendo i suggerimenti del padre M
Ci sono stati momenti durante la lavorazione in cui non sapevo come affrontare un problema. Allora alzavo la cornetta e chiamavo mio padre, che mi suggeriva che cosa avrebbe fatto lui in una situazione simile. Era come avere il telefono per chiamare Batman, anche se ho cercato di non abusare del mio supereroe! ». Ride Domenica Cameron- Scorsese spiegando come suo padre Martin, il leggendario autore di
e l’ha aiutata per il suo debutto alla regia in
presentato all’ultimo Tribeca Film Festival (in uscita nel 2017). Figlia della giornalista, scrittrice e sceneggiatrice Julia Cameron ( la seconda delle cinque mogli di suo padre), Domenica è attrice e regista teatrale e di cortometraggi. E per il suo primo “lungo” ha scelto la storia di un banchiere (interpretato da Wally Marzano-Lesnevich, anche sceneggiatore) che fallisce ed è costretto a tornare nella casa dei genitori, sperimentando così l’impatto che la crisi dei mutui ha avuto sulle persone care. «L’idea mi ha attratto perché a Chicago, dove abito, ho visto amici e parenti coinvolti in vicende simili; ma anche perché la crisi si è riversata sull’industria del cinema, dove i finanziamenti per i film indipendenti sono crollati. Così il film cui avevo lavorato per anni e con cui volevo esordire (tratto dallo spettacolo teatrale di Richard Nelson, si è bloccato. Anche se spero di rimetterci mano». Come ha superato l’impasse? Il dono di avere i miei genitori come modelli di vita mi ha aiutato a capire che non c’era niente di personale in questo fallimento, ma che può accadere a chiunque. Persino mio padre ha avuto difficoltà finanziarie. Quindi ho visto tutto in prospettiva e mi sono detta che dovevo fare come loro: scegliere di appassionarmi a un progetto anche se non l’avevo sviluppato io. È vero che è intervenuta sulla sceneggiatura, esaltando le relazioni familiari? Sì, perché una storia sui problemi finanziari può diventare anche molto fredda; invece io avevo bisogno di scaldarla e di mostrare le ricadute della crisi sulle persone e sulle relazioni. Sono sempre stata attratta da queste dinamiche, perché