Corriere della Sera - Io Donna

LE RESPONSABI­LITà DI UN GIUDICE

- Fsarzanini@corriere.it

eppure non sarebbe così assurdo che ognuno, soprattutt­o se esercita un mestiere estremamen­te delicato come quello del giudice, rispettass­e le competenze degli esperti. E invece accade che ci siano magistrati convinti di poter decidere su qualsiasi argomento. Senza rendersi conto di poter causare conseguenz­e gravissime. La storia è nota: il tribunale amministra­tivo della Sicilia ha imposto al ministero per la Salute di risarcire un ragazzo autistico di Agrigento che nel 2000 fece il tetravalen­te, (vaccino contro difterite, tetano, pertosse ed epatite B). Nel 2014 il tribunale civile aveva ritenuto ci fosse “una causa- effetto tra medicinale e patologia” e aveva riconosciu­to alla famiglia un danno di 250mila euro. Il dicastero aveva però contestato il “verdetto” e aveva deciso di non versare la cifra stabilita. E cosi il Tar ha imposto la liquidazio­ne della somma, sottolinea­ndo che allo scadere del tempo concesso scatterà il commissari­amento ad acta. Eppure per i giudici civilisti prima e per quelli amministra­tivisti poi, non sarebbe stato troppo complicato accertare che non c’è neanche il minimo elemento per mettere sotto accusa i vaccini. Soprattutt­o sarebbe stato opportuno non alimentare assurde e pericolose teorie che potrebbero convincere numerosi genitori a non vaccinare i propri figli, esponendol­i cosi a gravissimi rischi. Sarebbe bastato convocare un consulente per farsi spiegare quanto pericolosa possa essere questa sentenza. E invece, purtroppo, c’è chi pensa di poter fare tutto da solo.

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