Corriere della Sera - Io Donna
Solidale
Fino al 31 luglio, a Montepulciano e nelle Terre di Siena, In calendario, musica e teatro. Da non perdere due atti sull’identità di un terzo assente da un testo di Valeria Parrella.
Punto doc Escher in viaggio in Italia 1922. Sulle orme dei viaggiatori settecenteschi, Maurits Cornelis Escher percorre l’Italia. Un grand tour che tocca San Gimignano e Volterra, Siena e Orvieto, Perugia e Assisi, Urbino e Ravenna, Padova e Venezia, Genova e Pisa. Infine, Roma. Emozionante la scoperta dei primitivi senesi e delle narrazioni pittoriche sacre. Struggente la rivelazione delle visioni mistiche di Giotto, delle architetture dipinte di Piero della Francesca, delle drammatiche composizioni di Luca Signorelli. Da questi soggiorni nascono opere - come quelle esposte a Milano - che si situano sulla soglia tra realismo e trasfigurazione. Recuperando riferimenti alla storia dell’arte (Mantegna, Bosch, van Eyck, Piranesi) e richiami alle avanguardie (futurismo e surrealismo), Escher inventa geografie “impossibili”, dominate da sapienti giochi tra monumentalità e dinamismo. Si succedono anomalie percettive, incoerenze, errori. Le vedute italiane propongono un immaginario chiaro, leggibile. E, insieme, svelano disequilibri. Suggeriscono slittamenti di senso. Che esigono spostamenti di sguardi. Sopra,
Milano, Palazzo Reale, fino al 22 gennaio 2017,