Corriere della Sera - Io Donna
Solo chi cade può (forse) risorgere
«i numeri sono essenziali per i governanti perché li aiutano a ragionare, a dare un’anima al loro progetto. E la conoscenza è il primo passo verso la nostra salvezza». Questo riferimento alla di Platone, nella prefazione, è la chiave per capire il senso di (Einaudi, pagg. 118, € 16), puntuale ricognizione che Antonio Galdo, giornalista e scrittore, compie sullo stato di salute dell’Italia. Fotografando una situazione di profonda ingiustizia sociale e di arretratezza di un Paese che ha grandi potenzialità. Welfare, giustizia, sanità: le statistiche non lasciano speranze. È così. Ugualmente ho scritto questo libro con ottimismo perché c’è un’Italia che sta cercando di cambiare pelle. Un cambiamento, guidato dalle donne, che riguarda economia, stili di vita, consumi. La politica, però, non riesce ad accompagnare questo processo, lo ostacola. Il mio non è un libro contro Matteo Renzi, piuttosto un invito a saper cogliere questa esigenza. La corruzione è un fattore dilagante. Ha determinato la parabola discendente del nostro Paese. Non sarà possibile estirparla completamente e gli italiani devono capire i danni che provoca quando diventa sistema. Guardiamo Roma dove ha causato un vero blocco sociale. Qualche cosa funziona? Facciamo l’esempio della sanità. Abbiamo pessimi ospedali accanto ad altri che sono ottimi, centri di eccellenza che purtroppo non riescono a imporsi come modelli da applicare ovunque. E di cui, spesso, usufruisce solo un’élite che sa già dove andare. Ne consegue una profonda ingiustizia sociale. Quindi le (molte) disparità rimangono. Come quella generazionale: ci sono sette milioni di nonni che mantengono figli e nipoti. A fronte di grandi sprechi nel welfare, nel mondo del lavoro, determinati da scelte scellerate compiute in passato, si è creato una sorta di Stato sociale parallelo. In politica si coglie qualche spiraglio di novità? Dal mio osservatorio, il sito ho capito che gli italiani sono un popolo che si adatta a tutto e che la politica fa ancora grande fatica a capirlo e interpretarlo.