Corriere della Sera - Io Donna
IL VIZIETTO DELL’ANNUNCIO A EFFETTO
titolavano i quotidiani qualche tempo fa: il Comune di Torino ha creato una “App-antispaccio” per venire incontro al bisogno di sicurezza dei cittadini del capoluogo piemontese. Notizia curiosa che, come era ovvio, ha destato subito l’interesse dei giornalisti. Che cosa sarà mai questa App? Come funziona? È già del tutto operativa? Paola Pisano, assessore all’Innovazione della giunta Appendino, si è incaricata di illustrare l’iniziativa su Rai3, nel corso della trasmissione Parole sue: «Diciamo che noi in realtà stiamo iniziando a studiare un modo di comunicare con i cittadini anche con le App». Ancora parole sue per spiegare di che cosa si dovrebbe trattare in concreto: «Se il cittadino rileva dei pericoli può intervenire attraverso la App, che sarà inserita in un’infrastruttura generale nella quale non verrà percepito solo il feedback del cittadino ma anche quello dell’ambiente». Capito poco? Non fa niente, perché tanto la novità in realtà è di là da venire. Infatti vi sono non pochi ostacoli da superare per realizzare questa innovazione. Come ammette, incalzata sull’argomento, la stessa Pisano. Di nuovo parole sue: «Non sappiamo ancora quali saranno i tecnicismi della App, vedremo poi quale sarà la forma legale più corretta dal punto di vista della privacy». Insomma, a quanto pare, il vizio per l’effetto annuncio non è prerogativa esclusiva del presidente del Consiglio Matteo Renzi...
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