Corriere della Sera - Io Donna
HO VISTO YOUTUBERS CHE VOI UMANI...
da qualche giorno sono tornato a condurre una trasmissione radio. Si occupa di un popolo strano, vivace e misterioso: gli youtubers. L’ho studiato e per me è stata una sorpresa totale. Gli youtubers, in senso stretto, sono una miriade di ragazzini che nel chiuso della loro cameretta registrano dei video che pubblicano su Youtube ottenendo spesso dei risultati sorprendenti, anche milioni di visualizzazioni. Si occupano di videogiochi, di scherzi telefonici, di gag comiche, di make up, di chiacchiere generiche, di gastronomia. Molti di loro sono giovani intelligenti, colti, capaci, che approfittano della novità tecnica per farsi conoscere, per comunicare, per avere successo. Da lì, alcune volte, spiccano il volo e approdano al cinema, alla televisione, nell’editoria, nella musica. Democrazia. Si chiama democrazia. Un mondo, quello della comunicazione, che vieta l’accesso se non a prezzo di una lunga trafila (se non sei un figlio di potente) viene bypassato grazie alla tecnologia. Ognuno si fa il suo programma da solo senza chiedere niente a nessuno. Alcuni youtubers arrivano alla fama, diventano delle web star. E allora viene la voglia di andare a controllare meglio. E si scopre che accanto a quegli youtubers che usano il mezzo in maniera intelligente ce ne sono tantissimi, la stragrande maggioranza, che danno il peggio di sé. Hanno il giocattolo ma non lo sanno usare e riempiono il cyber spazio di volgarità, di banalità, di cose inutili. Titolava il di Michele Serra: «Limiti della democrazia: votano anche i coglioni».