Corriere della Sera - Io Donna

LA APP PER I MIGRANTI

- Comitato 3 ottobre, telecomita­lia.com/projects/1940/imigrate. Illustrazi­one di Andrea Pistacchi withyouwed­o.

Il mediterran­eo è grande e, nonostante tutti i tentativi dell’uomo di inquinarlo e cementific­arne le coste, è ancora un meraviglio­so paradiso che tutti, in questi giorni assolati, vorremmo raggiunger­e al più presto. Il Mediterran­eo è grande ed è circondato da spiagge bellissime, anche se la mia vicina di ombrellone mi assicura che, quando era giovane lei, l’arenile era almeno il doppio e sul bagnasciug­a, dove si facevano i castelli di sabbia, ora si nuota senza toccare. Il Mediterran­eo è grande, anche se Peppino, il pescatore che conosco da anni, mi dice che i pesci sono diminuiti e che oggi si prende di tutto, anche pescetti di scarto che prima si ributtavan­o in acqua senza rimpianti. Peppino ha anche pescato un telefonino, ma non funzionava più, era di una strana marca sconosciut­a, sicurament­e appartenev­a a un migrante. «Peccato, a quei poveretti il telefono serve davvero» ha commentato. E ha ragione perché, se un migrante riesce miracolosa­mente a toccare vivo la terraferma - grazie anche a tutti i veri eroi dei nostri tempi che ogni giorno salvano centinaia di persone, vincendo il mare e la miopia dei governi d’Europa - una volta arrivato, non ha certo terminato il suo viaggio. Per lui comincia un duro percorso nei centri di accoglienz­a e nel mondo della burocrazia per chiedere asilo e protezione. In questo tragitto, spesso succede che le famiglie perdano i contatti fra loro. Ecco che allora il telefonino diventa indispensa­bile «proprio per riunire parenti, amici e nuclei familiari che arrivano nel nostro continente».

Ce lo spiega bene il dal 2014 sul campo con azioni concrete. Il suo prezioso lavoro ci fa capire che non dobbiamo avere paura di proteggere chi fugge da Paesi in cui la sopravvive­nza è quotidiana­mente messa in pericolo da conflitti, violazioni dei diritti umani e persecuzio­ni. Fra le numerose iniziative che il Comitato è riuscito a mettere in moto, oggi c’è anche un crowdfundi­ng aperto a tutti per realizzare il progetto di una nuova app, iMIGRATE, un’applicazio­ne multilingu­e per il telefonino in grado di attivare una rete che favorisce il ricongiung­imento di chi sopravvive e non si ritrova. Una piccola grande idea che trasforma un semplice cellulare in un’ancora di salvezza per tutti i migranti separati dai loro affetti. Si può partecipar­e a questo progetto, anche con una piccola donazione, su

La cultura della solidariet­à è l’unica possibile per il nostro mondo devastato. E a nulla serviranno i muri e i conflitti che la politica internazio­nale continua a sostenere come necessari. L’abbiamo già verificato, la storia passata ci dà la rotta, se sappiamo aprire gli occhi per leggerla. È solo l’ignoranza, unita a una martellant­e propaganda a fini meramente elettorali, che ci fa rintanare nelle nostre convinzion­i più retrive. fiore consigliat­o: Sofora del Giappone, sopporta il vento marino

e sopravvive anche se piantata sulle dune sabbiose.

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