Corriere della Sera - Io Donna
“RAGAZZE, DATEMI RETTA: L’IMPERFEZIONE È SEXY” «...e ti rende simpatica». Parola di Noemi, guest star a settembre del che ci racconta come ha fatto pace con se stessa dopo “aver preso muri a duecento all’ora”. Con l’aiuto di Gramsci e Eco
Tempo delle donne,
Se a 19 anni sei bionda - il colore che tante rincorreranno per tutta la vita - e invece diventi rossa, hai già detto parecchio di te. «Mah... Ero in una “terra di mezzo” e cercavo di evolvermi. O, forse, avevo solo voglia di essere notata, sentendomi invisibile». Tormenti e “rododendri” che oggi Veronica Scopelliti, in arte Noemi («Il nome che aveva scelto mia madre, papà si oppose»), si è lasciata alle spalle. Appena applaudita al Festival Gaber di Camaiore, sarà guest star a l’iniziativa di e alla Triennale di Milano dal 9 all’11 settembre «Ho messo l’anima in pace perché è stata in guerra per troppo tempo», canta in Amen. Come ci è riuscita? Sono sempre stata battagliera e coraggiosa, ho preso certi muri a 200 all’ora... Poi ho capito che bisogna lasciare scorrere la vita, non fare-fare-fare. Mi ero annullata in questo mestiere e ho sentito il bisogno di mettere una distanza non esclusivamente psicologica: mi sono traferita per un periodo in Inghilterra. Ha funzionato. Mi sono riscoperta. E mi sono liberata dalla sindrome da controllo, che non ha senso: oggi si vive con estrema velocità e si butta via in fretta, non puoi ingabbiare nulla. Meglio un atteggiamento distaccato. Mi guardo con occhi più benevoli: combatto combatto e non arrivano frutti? Bene: significa che non è ancora il momento. Mi perdono i punti deboli, le mancanze. A cosa sta pensando? Sul lavoro, al fatto che fatico a “fissarmi” in un disco. Troppo cangiante, eclettica... Contiene moltitudini, per citare Walt Whitman? Eh sì, dentro di me è affollatino C’è quella che scrive e quella che disegna, quella che ama il giardinaggio e quella che preferisce la meditazione, quella