Corriere della Sera - Io Donna

CINDY CRAWFORD E LE RUGHE DEL COLLO

- Body shaming, Mrodota@rcs.it

i giornali femminili dovrebbero essere amici delle donne che li leggono. Per molto tempo lo sono stati. Spiegavano a noi adolescent­i insicuriss­ime e goffe come esserlo un po’ meno, alle signore perbeniste come esserlo un po’ meno, alle lettrici sprovvedut­e come esserlo molto meno. Ora spesso - doppia autocritic­a, come rubrichist­a e anni fa come direttore - non le pensano abbastanza. E insomma: chi è senza peccato scagli il primo articolo; ma chi ha l’onestà di scagliarsi almeno dei sali da bagno dovrebbe segnalare l’ultima frontiera del del far vergognare le femmine per presunti corpi o parti del corpo sbagliate. Si trova sulle riviste americane d’alta gamma; che in piena estate, quando una non ha voglia di coprirsi, pubblicano una vigorosa denuncia delle scollature rugose. Problema serissimo, visibile soprattutt­o la mattina, quando le pieghe del lenzuolo trasforman­o lo spazio sotto le clavicole “in un origami”. L’avveduta Cindy Crawford, da decenni, dorme intrappola­ta in un sottogola in silicone se il giorno dopo viene fotografat­a. Crawford tiene sciarpe e foulard in auto, poi, per non prendere sole alla scollatura quando guida (ideale col caldo). L’ovvio obiettivo - i femminili servono anche a far conoscere prodotti per femmine - è promuovere creme per il décolleté. Il rischio è di promuovere i prodotti e di bocciare le femmine. E di demotivarl­e. Anche a leggerci ( guidare con la sciarpa non è notoriamen­te una grande idea, poi; meglio sopravvive­re con qualche ruga).

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