Corriere della Sera - Io Donna
Quest’anno non c’è che l’anguria in tavola, per me e famiglia. Forse esageriamo, ma continueremo a mangiarla finché la troveremo in vendita. Dobbiamo controllare i vari parametri?
Controllare i parametri ematici è sempre buona norma preventiva. L’anguria è un ottimo alimento: idrata il corpo e lenisce il senso di sete; soddisfa la fame, senza appesantire. È altamente diuretica, quindi ci si sente più sgonfi. Aiuta anche la regolarità intestinale, specialmente per i semi presenti. Il contenuto di acqua può superare il 90 per cento. Per ogni cento gr di polpa, troviamo poi: 20-40 mg di pectine solubili, circa 50 mg di emicellulose e ancora il famosissimo licopene, un alfacarotene, presente al 75 per cento, responsabile della colorazione rossa della polpa. E ancora beta-caroteni, zeta-caroteni, fitofluorene e altri pigmenti. I tanti aspetti positivi e accattivanti fanno dell’anguria un alimento ideale che vorremmo resistesse a tutte le stagioni. Ma non può essere certo l’unico cibo: occorre integrare specialmente il contributo proteico. Difendersi, senza passare dalla parte del torto. In tempi in cui la sicurezza delle donne non è mai sembrata tanto precaria (nel 2015, le vittime di stupro sono state oltre 650 mila), occorre imparare a gestire l’autodifesa per non vedersi incriminare, in caso di lesioni all’aggressore. Per aiutare le donne, su
è in arrivo un vademecum stilato da avvocati esperti in materia. «È importante sapere, per esempio, che sono consentiti gli spray al peperoncino, ma non quelli lacrimogeni, irritanti o paralizzanti, né tantomeno gli storditori elettrici o i taser» spiega il penalista Salvatore Frattallone.