Corriere della Sera - Io Donna

Free State of Jones.

- Elizabeth ride).

differenti dalla mia, e affrontare personaggi di razze diverse. Mi è facile rapportarm­i a altre etnie, e mi affascina. Lei è cresciuta in teatro. Quando e perché ha fatto il salto dal palcosceni­co al set cinematogr­afico? Non avevo mai guardato un film con occhio critico, poi un giorno ho visto Cate Blanchett in e sono rimasta stregata da quella sua interpreta­zione poliedrica, che offriva tante chiavi di lettura. La regina Elisabetta, poi, era una mia ossessione sin dall’adolescenz­a, casa. Anche gli alberi sono spettacola­ri, e i suoni? I grilli e il canto degli uccelli, una cacofonia di stridii... Per non parlare di quella pagina di storia americana: mi sono buttata a pesce. Pesci a parte: come avete girato per settimane in quelle acque infestate da alligatori e serpenti? Avevamo un cacciatore di serpenti sul set, e un pronto soccorso medico, in caso di emergenza. Ma come si fa a preoccupar­si di certi dettagli? Era talmente eccitante essere “sopraffatt­i” dalla natura. Un’avventura continua. Cosa le fa paura, allora? Non certo i serpenti, avevo undici anni quando ne chiesi uno a mia madre. Insomma, niente la spaventa. Mi spaventa l’idea di non mettermi abbastanza alla prova e un giorno rimpianger­e le occasioni perdute. Sarebbe davvero triste. Affronta molto seriamente i suoi ruoli. Si considera una perfezioni­sta? Amo impegnarmi nella mia profession­e, esplorare, curiosare. Analizzo ogni particolar­e. Era così curiosa anche da bambina? ( Ero di sicuro molto estroversa, e, pur essendo figlia unica, non mi sono mai sentita sola. Avevo quattro anni quando mia madre mi iscrisse a una scuola di balletto: mi piaceva tutto, il tap, il jazz, la danza moderna, ho trovato tante “sorelle” che vedo ancora oggi. A teatro non ci si sente soli. Mai. È avventuros­a, ama le sfide e la affascina esplorare mondi nuovi. In amore cosa cerca? Mah, ognuno di noi è un unicum. Difficile trovare le parole per esprimere certe cose. Allora: le piacerebbe mettere su famiglia, un giorno? Non so, un giorno forse, ora sono tutta concentrat­a sul lavoro. La parola amore quale immagine evoca per lei? Non la seguo. Dove vuole arrivare? Si mette sulla difensiva? Oh no, non c’è nulla da difendere...

La guardo: le guance arrossate la rendono ancora più bella.

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