Corriere della Sera - Io Donna
DIECI ANNI DI STRAORDINARIO QUOTIDIANO Talee e sezioni di corolle. Gorilla e bombe atomiche su abiti e felpe. Per una donna eccentrica ma sicura di sé. Come il marchio che celebra un anniversario
Sono sempre stato attratto da chi, nel quotidiano, sceglie di vivere sopra le righe. Le donne che rappresento sono fuori dalla norma, eccentriche ma sicure di sé. Uniche nel loro genere, affascinanti, imprevedibili». Non c’è alcuna esasperazione in quella che, per Christopher Kane, sembrerebbe essere la dichiarazione di un Manifesto. Scozzese classe 1982, sa come districare con semplici parole le radici esuberanti del proprio stile. Consapevole di come ogni collezione del suo omonimo marchio, lanciato nel 2006 e giunto ora al decimo anniversario, vada spiegata e contestualizzata, per andare ben oltre l’eccentricità delle apparenze. Un immaginario che, adesso, con uno sguardo agli esordi come alle ultimissime ispirazioni, rivela chiara l’individualità di alcune piccole follie. «Ispirandomi alla natura guardo sempre alla scienza, dritto verso la botanica: se presentassi temi classicamente floreali, nessuno si stupirebbe. Già da piccolo ero interessato a scienze e chimica, biologia e minuzie anatomiche, dal cervello alla totalità del corpo umano». Un discorso coerente quanto l’alto impatto di stampe che, ancora oggi, si confermano in un attimo terribilmente “Kane”: talee e sezioni di corolle, o di crani variopinti. E poi gorilla urlanti, bombe atomiche e galassie riportate, con precisione fotografica,
Sopra, Christopher Kane. In alto, un outfit dall’archivio A/I 2010 e la stampa riprodotta su una felpa creata per il decimo anniversario del marchio.
su abiti e felpe divisi fra un’eleganza minimalista e la dirompente vitalità delle immagini. Molte di queste, volute per caratterizzare la capsule collection di felpe che, dal 30 settembre, sarà in vendita nel flagship store londinese del brand, inaugurato lo scorso anno, e nel nuovo sito e-commerce, fiore all’occhiello per questo decimo compleanno. «Al mio fianco ho mia sorella Tammy, partner nel lavoro in ogni decisione, e un team che mi supporta nel processo creativo. Dove l’ispirazione arriva anche di fronte alla tv: una sorta di meditazione, durante la quale sgombero la mente da qualsiasi pensiero».