Corriere della Sera - Io Donna
SALUTE&SPORT
Anche i bambini asmatici possono giocare al pallone
È tempo di (ri)iscrivere i figli alle varie attività sportive, ma i genitori di chi è asmatico spesso rinunciano. Eppure una corretta attività fisica è fondamentale anche per i bambini con questo problema. «Se la malattia è ben trattata, lo sport è un toccasana, il vero rischio è la sedentarietà: un bambino con asma su tre è sovrappeso od obeso; fra chi non ne soffre lo è uno su cinque» spiega Marzia Duse, presidente della Società di allergologia e immunologia pediatrica ( «Non è vero che si può solo nuotare, né che l’agonismo sia vietato come dimostrano tanti atleti olimpici: si possono praticare calcio, pallavolo e la maggior parte degli sport. Sono sconsigliati solo quelli estremi, le immersioni in profondità o la pratica in ambienti inquinati o con molti pollini». Sì a un buon riscaldamento prima di allenarsi e sì alla respirazione sempre dal naso, per ridurre il contatto con gli allergeni. Infine, non bisogna temere l’asma da sforzo. «Lo sport può scatenare una crisi con tosse, sibili, affanno, che induce in genere padri e madri a mettere i figli a riposo. Invece, significa solo che la malattia non è curata a dovere: l’attività fisica si deve svolgere con l’avallo e il controllo dello specialista». Inizia il 18 settembre la settimana dello shiatsu. Chi vuole saggiare i benefici dell’antica disciplina manuale, può approffittare di studi aperti e incontri divulgativi. Il filo conduttore degli eventi organizzati dalla Federazione shiatsu ( Antonella Sparvoli Debutta a Ferrara un progetto pilota che vorrebbe prevenire l’80-90 per cento delle malattie cardiovascolari fra i cittadini. «Nelle scuole e nei centri per anziani si terranno lezioni sui danni di fumo, alcol, dieta scorretta, sedentarietà» illustra Roberto Ferrari, direttore della Cardiologia all’Università di Ferrara. «Importantissima sarà la diffusione della app della Carta del rischio che, basandosi sulla raccolta di dati personali (età, fumo, peso...), pressione, colesterolo, glicemia, valuta la probabilità di infarto o ictus nei prossimi dieci anni». Chi non la usa, potrà farsi valutare il rischio alla Casa della prevenzione, davanti a Palazzo dei Diamanti.