Corriere della Sera - Io Donna
“CAMBIARE È POSSIBILE, L’HO IMPARATO DALLE SORELLE WACHOWSKI” “Quando ho saputo che mi avevano preso ho pianto” racconta Valeria Bilello, che sarà diretta dalle registe di “Matrix” (ai tempi del provino però erano ancora “fratelli”). E sa che deve ringraz
uel provino non volevo farlo. Trovavo ogni scusa per rimandare». Nella vita capita spesso: le cose cui opponiamo più resistenza, ci regaleranno le gioie maggiori. La reazione di Valeria Bilello conferma la teoria. Ad aspettare il suo - oggi funziona così, ci si autofilma e si invia - non è che ci fossero proprio le prime arrivate: le sorelle Lana e Lilly Wachowski (all’anagrafe erano ancora i fratelli Larry e Andy quando hanno diretto la saga di E la posta in gioco era serie cult di Netflix, alla seconda stagione. «Quando mi hanno preso, gran risata e pianterello liberatorio» confessa oggi l’attrice di di Gabriele Salvatores di David Frankel, a e di Londra per le riprese. «Più che un lavoro, è un viaggio. Non tornerò dal set come sono partita. Mi confronto con due registe che nella vita hanno pensato: “Niente è impossibile”». La trama di Sense8 è la riprova di questo concetto: otto persone, in diverse città del mondo, entrano in contatto “tele- empatico”. Con un buono che li aiuta e un cattivo che dà loro la caccia... L’idea centrale è la connessione profonda tra esseri umani di diverse etnie, culture, appartenenze. Racconta anche - uno dei temi principali delle Wachowski - il prezzo del cambiamento. Quanto si è disposti a sacrificare di sé pur di evolversi? Per diventare qualcosa di migliore, imparando pure dagli altri? E lei che prezzo è disposta a pagare? Impossibile non cambiare, a volte