Corriere della Sera - Io Donna
La prima esperienza sul palcoscenico è stata tragica: a sei anni, un microbo in tutù a un saggio di danza. Una sensazione a metà tra il disagio e la crisi mistica
può rivelarsi doloroso. Comunque bello. Mi sento in una nuova fase della vita, probabilmente ha a che vedere con il superamento della soglia dei 30 anni. Prima l’impegno nella professione era totalizzante. Ora ci metto grinta ma tenendo tante cose fra le mani: la famiglia, le amicizie... In amore, poi, trasformarsi è necessario. Se uno ama veramente, è meraviglioso poter divenire altro. Fidanzata, deduciamo. Sì, già da qualche tempo. Con un giovane uomo di talento, attore anche lui (Andrea Bosca, Siamo felici. Essere colleghi aiuta o è un handicap? Ci aiuta, perché davvero concretamente ci sosteniamo. Il suo supporto è stato fondamentale per aggiudicarmi il ruolo in mi ha seguito passo passo. Come si è preparata alla parte? Ho trascurato il Bikram yoga e mi sono data alla volevo tirar fuori la sensualità e scoprire un modo consapevole di stare in mezzo agli altri, anche un po’ aggressivo... Un’ottima scoperta: è un allenamento da atleti, ogni volta esco sfinita. Spalle e braccia lavorano tantissimo, molto più delle gambe. Mi alleno con una ragazza che si è specializzata in Australia (non sapevo, è la patria di questa disciplina). Ah, mi sono letta la tetralogia di Elena Ferrante. Me l’ha chiesto Lana per dare certe sfumature al personaggio. Negli Stati Uniti sono pazzi per Avrebbe mai immaginato di diventare attrice e di lavorare in produzioni internazionali? La prima esperienza sul palcoscenico è stata tragica: a sei anni, un microbo in tutù a un saggio di danza. Il balletto non era decisamente cosa mia, però i riflettori, la musica sotto... Straziante. Una sensazione di disagio e una mezza crisi mistica Fino al liceo - ero al Linguistico e ne sono grata: conoscere le lingue mi ha dato un vantaggio - non è successo altro, tranne qualche impegno da modella. A 17 anni c’è stata l’epoca di Mtv come e lì