Corriere della Sera - Io Donna
Nata dal nulla, emersa dal fondo del mare come un ammasso di ceneri e lava, è stata via via colonizzata da piante e animali
Avete presente i bignami, quei piccoli libri formato pacchetto di sigarette che riassumevano in poche pagine i poderosi programmi di storia, italiano e filosofia e che a molti di noi hanno facilitato la vita, al momento dell’esame di maturità? Platone e Kant, che occupavano centinaia di pagine nel libro di testo, lì venivano condensati, anzi distillati, in tre o quattro paginette, il minimo sindacale per affrontare un’interrogazione.
ecco, l’isola di ascensione, in mezzo all’Oceano Atlantico, un cono vulcanico di circa trenta chilometri di circonferenza, a metà strada fra il Brasile e l’Africa, è come il Bignami dell’evoluzione. Nata dal nulla, a seguito delle eruzioni vulcaniche che hanno sconvolto il fondo dell’oceano, quando, migliaia di anni fa, è emersa dalla superficie del mare, era un ammasso di ceneri e di lava, sterile come la superficie della Luna, o meglio, come la Terra dopo il Big Bang. Poi poco a poco è stata colonizzata da piante e animali, giunti in modo spesso avventuroso: chi trasportato dal vento, chi a bordo di una noce di cocco, chi su un tronco a mo’ di zattera. Una volta approdati, lucertole e pipistrelli, ragni e coccinelle, hanno avuto davanti solo due strade: estinguersi, o adattarsi alle condizioni di vita dell’isola, molto diverse da quelle del territorio lontano in cui avevano sempre vissuto. Uno su mille, anzi, uno su un milione, ce l’ha fatta e ha iniziato a trasformarsi a ritmo rapidissimo: i suoi figli erano diversi dai genitori e i figli dei figli erano ancora più diversi dai loro nonni. Come è avvenuto nelle isole Galapagos,