Corriere della Sera - Io Donna
Pag, Croazia
Alla fi ne degli anni ’80, la ridossata spiaggia di Zrce, acqua chiarissima nell’ampia baia di Pag (croazia.hr, boskinac.com) l’isola che nel XV secolo Venezia aveva fortissimamente voluto per la vastità delle saline, era praticamente deserta. C’era un piccolo chiosco di bibite all’estremità nord, sotto i pochi alberi, dove una notte, un po’ per scherzo, si organizzò una festa che attirò, a piedi nudi sulla ghiaia, un centinaio di persone. Fu così che un modesto chiringuito si trasformò in un beach club di legno e roccia. Un richiamo di cui si sono accorti in molti. Da Mykonos e Ibiza è cominciato così il pellegrinaggio a Pag, la spiaggia dell’Adriatico. Il beat è incessante in piena estate durante i più seguiti festival di musica organizzati intorno alla cittadina di Novalja. Usciti da quel circuito, l’isola svela la sua durissima bellezza. A forma di granchio allungato, è fortemente battuta dalla bora d’inverno. Soffiando fi no a 200 km all’ora, il vento solleva particelle di sale dalla superficie del canale tra l’isola e la terra ferma, alta e impervia a causa dei monti Velebit. Il che rende per lo più rocciosa, brulla e deserta la porzione orientale dell’isola. Nei costoni più riparati è culla di ulivi e macchia millenari. Su tutta l’isola vivono inoltre 40mila pecore. In queste condizioni estreme brucano la macchia mediterranea insaporita dal sale trasportato dal vento producendo latte, quindi formaggio, con questi aromi. L’indirizzo migliore per la notte è la country house Boškinac, con una decina di camere tra le vigne. Fuori stagione è un altro mondo. Ci sono numerose segnalate, sterrate o asfaltate, non a uso esclusivo delle biciclette, per chi non si accontenta di un mojito con mentuccia a chilometro zero da sorseggiare vista mare. Tra le più panoramiche, la Strada Vecchia per la cittadina di Pag, una pista bianca tagliata nel costone calcareo, tra il mare e i muretti a secco. Qui, un cippo in marmo cinto da un muretto a secco ad arco indica che passa il 15° meridiano est. Per un tuffo si vada alla spiaggia di Rucica, a Metajna, detta anche Canyon perché si apre al termine di una vallata verde tra due costoni di roccia calcarea.
Perché andarci: è senz’altro uno dei posti più spettacolari del Mediterrano. Unisce, a seconda della direzione dello sguardo, acqua chiarissima, costoni alpini, geometrie di muretti a secco e un’oasi verde di giunchi, fichi e vigneti. Pag, oltre la musica elettronica.