Corriere della Sera - Io Donna

LA VITA ALLEGRA DI CARLO E FRANCA

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«mi fa allegra la vita » diceva Carlo Azeglio Ciampi di sua moglie Franca. È stato così sino all’ultimo. Lui ha vissuto 95 anni molto intensi, ma alla fine segnati dalla malattia. Lei al funerale è apparsa piegata dal dolore, ma animata da una forza fisica e morale straordina­ria. Senza Franca Pilla, Ciampi avrebbe fatto il professore di latino e greco al liceo di Livorno: la vita che aveva già cominciato. Fu la moglie, figlia di un dirigente della Banca d’Italia, a indurlo a dare il concorso per entrare in via Nazionale. La prima sede fu laterale: Macerata. Poi l’ufficio studi. Quindi il mestiere di governator­e, nella difesa – a volte vana – della lira. Con la certezza di trovare a casa una donna sempre pronta a spronarlo e nello stesso tempo a “fargli allegra la vita”. Lei si metteva a ridere quando qualche giornale per compiacerl­a la chiamava “donna Franca”. Per i cronisti che seguivano il presidente della Repubblica lei era sempliceme­nte la signora Franca. Ogni tanto si riusciva a rubarle un’intervista, per la quale veniva poi rimprovera­ta dall’ufficio stampa. Altre volte era lei a rimprovera­re lo staff del Quirinale. “Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna” è un detto ormai superato, che può essere tranquilla­mente capovolto. Ma qualche volta è ancora vero.

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