Corriere della Sera - Io Donna

QUELLO CHE GLI UOMINI NON DICONO

- di Aldo Cazzullo

È naturale e bello che chi resta scelga un altro compagno, per attraversa­re insieme quel tratto di vita che rimane. Ma è da rispettare anche la scelta di chi decide di restare sola. Anche perché ama ancora l’uomo che non c’è più

L a storia di Amy Krouse Rosenthal, la donna malata terminale che ha scritto un articolo per invitare altre donne a sposare il marito - “il più straordina­rio uomo che potreste incontrare”-, è terribile ma in qualche modo ha il potere di recare conforto. È il segno di un amore che va oltre la morte, e in qualche modo la vince. Viene in mente, in un contesto ovviamente diverso, il generale Perotti, eroe monarchico della Resistenza - del tutto ignorato dagli italiani, molti dei quali rimpiangon­o il Duce - che prima di essere fucilato scrive alla moglie, madre di tre figli: “Se ti capiterà di trovare un aiuto, accettalo”. Insomma: risposati. Va detto però che questa capacità di amare oltre la morte è molto femminile. Non è esclusivam­ente femminile, certo. Ma lo è molto. Ci sono diversi modi per esercitarl­a. Affidare il proprio uomo a un’altra donna può essere uno. Ma siccome la natura dispone in modo tale che spesso sia l’uomo ad andar- sene via per primo, è più frequente che sia la donna colei che resta. È naturale che in questi casi chi resta scelga un altro compagno, per attraversa­re insieme quel tratto di vita che le rimane. È naturale e anche bello. Ma è da rispettare anche la scelta di chi decide di restare sola. Anche perché ama ancora l’uomo che non c’è più. In questo caso, la parola “vedova” non si addice. Peggio ancora l’orrenda e letteraria espression­e “vedova inconsolab­ile”. Meglio la parola “moglie”. Spesso non sono donne tristi. Non hanno fatto una scelta di risulta, ma consapevol­e. La vita le ha messe a dura prova, ma non ha avuto la meglio su di loro, non ha spento i loro sentimenti. I loro ricordi non sono mesti, ma allegri. Chi ha fede conta di ritrovare l’uomo cui è stata tanto legata. Chi non ha questo dono coltiva comunque la fedeltà sentimenta­le. E noi che le guardiamo non possiamo fare altro che sorprender­ci ogni volta per quanto amore possa custodire l’animo di una donna.

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