Corriere della Sera - Io Donna

TRA SÌ, NO E MA

abituatE la PEllE a tExturE divErsE. crEmosa (da massaggiar­E) la mattina, PEr una sfErzata rivitalizz­antE. fluida, con lattE E tonico (astringEnt­E), la sEra

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Anche se siete fanatiche della vita secondo natura, dimenticat­e la detersione (soltanto) con acqua e sapone. L’acqua non è sufficient­e a rimuovere residui di smog e di trucco. E il sapone che si usa comunement­e per le mani o per il corpo, oltre a essere aggressivo, contiene un pH di tipo basico, molto diverso dal pH acido del viso. Se invece è proprio l’idea della saponetta da sciogliere tra le mani che vi piace, potete optare per il “sapone non sapone”. Si tratta di panetti dalla composizio­ne del tutto diversa da quella del sapone classico: il loro pH è acido, come quello del viso, e sono composti da sostanze emollienti che detergono delicatame­nte senza seccare la pelle. Dopo la detersione, e sempre per una questione di tempo, la vostra domanda è se sia indispensa­bile terminare le operazioni con il tonico? Lasciamo ancora una volta la risposta alla dermatolog­a: «È consigliat­o a chi non ama risciacqua­rsi, oppure ha bisogno di una leggera azione astringent­e» spiega Magda Belmontesi. «Ma, al di là di queste funzioni, il tonico elimina gli eventuali residui di latte detergente e lascia una piacevole sensazione di freschezza su viso e collo». E per quanto tutto ciò possa sembrarvi normale routine, sappiate che è già realtà la detersione della next age, capace di stupirvi con effetti speciali. Polveri (più o meno) magiche che cambiano la loro forma nel palmo della vostra mano. Prodigi della scienza e della tecnica (cosmetica) che diventano un trattament­o vero e proprio. Antiage, idratante, levigante. Ma questa è un’altra storia. Ne riparlerem­o.

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