Corriere della Sera - Io Donna

L’uomo che amava il ritmo del jazz. E anche Giacomo Puccini

- di Emilia Grossi

R ubando il titolo di una famosa raccolta di scritti di Francis Scott Fitzgerald, potremmo definire Benedetti da Parker (Cairo Editore) un moderno “racconto dell’età del jazz”. Il libro rievoca, romanzando­la ma non troppo, la breve vita - dallo Utah al Nevada, da Los Angeles a Torre del Lago - di Dean Benedetti, sassofonis­ta di origini italiane che registrò dal vivo le prime esibizioni di Charlie Parker “Bird”, diventando testimone della nascita del bebop. Lo ha scritto Alessandro Agostinell­i, giornalist­a, direttore del Festival del

viaggio e, naturalmen­te, scrittore. Dopo il romanzo La vita secca, il diario di viaggio Honolulu Baby, le poesie di En el rojo de Occidente, una storia diversa… È un progetto nato parecchi anni fa da una storia di cui non si era parlato molto. Sono andato dalla sorella di Benedetti, che vive a Tirrenia, e che mi ha messo a disposizio­ne moltissimo materiale, anche il sax dipinto di nero del fratello che conserva ancora. Poi sono stato a New York, dove ho incontrato Jimmy Knepper, l’amico di Dean, molto presente nella prima parte del libro, che poi ha suonato con Charles Mingus. Perché raccontarl­a? È una bella storia, che parla di due realtà diverse, viste attraverso gli occhi di un unico uomo: quella brillante, folle e ruggente degli anni in cui negli Usa nasceva il jazz e quella opposta e sonnacchio­sa di un paese della provincia italiana, in pieno Dopoguerra, che vive intorno al mito di Giacomo Puccini. Se dovesse definire il libro con un termine jazz? La prima parte un pezzo di grande bebop, come quelli che suonava Bird, la seconda più un solenne requiem eseguito da una funeral band di New Orleans. Lei suona uno strumento? Strimpello la chitarra, ma sono un grande appassiona­to di jazz che ascolto da quando avevo 14 anni. Prossimo progetto? Una storia che è già a buon punto, ambientata tra Mosca, la Svizzera e l’Italia, che parla di civiltà e di diritti della persona, un tema su cui si discute molto in questo momento anche nel nostro Paese.

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La copertina di Benedetti da Parker (Cairo Editore).

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